Lazio ora la svolta
{{IMG_SX}}La pioggia di fischi per il pari col Chievo, le critiche, il confronto con i tifosi giovedì, le prime piccole incrinature con la società. Edy Reja ha assorbito con calma tutto quello che è successo nelle ultime settimane e poi ha deciso di uscire dall'angolo. Lo ha fatto ieri, nella conferenza stampa di presentazione di Brescia-Lazio, gara fondamentale per i biancocelesti come tutte quelle che verranno da qui alla fine del campionato. «Io non capisco questi fucili puntati contro la Lazio e perché ci sia questo pessimismo intorno alla squadra - ha esordito - vorrei ci fosse più razionalità nel giudizio. Non è vero che noi camminiamo e le altre corrono. Nel girone di ritorno abbiamo fatto gli stessi punti del Milan, uno in più della Roma (ma i giallorossi devono recuperare la gara di Bologna, ndr) e solo uno in meno del Napoli. Abbiamo avuto delle difficoltà, è vero, ma nonostante questo i risultati non sono mai mancati». Un lungo sfogo per fuggire da un accerchiamento che, dati alla mano, gli è parso immotivato. La Lazio è ancora quarta in classifica, in zona Champions, ma per mantenere questa posizione dovrà riprendere una vecchia abitudine che ormai manca dal lontano 31 ottobre: vincere in trasferta. «È sempre l'ora giusta per farlo, visto che non ci riusciamo da molto tempo. Gli infortuni non ci stanno dando una mano: in difesa ho 4 giocatori contati. Ma è nelle emergenze che esce la squadra di carattere e ho fiducia in chi verrà a Brescia». Nella lista dei convocati sono riapparsi dopo molto tempo Garrido e Meghni e vi ha trovato spazio anche Mauri. L'incursore brianzolo, però, è il più serio candidato a finire in tribuna. «Mercoledì speravo che Prandelli non gli facesse giocare tutta la partita - ha detto Reja - perché noi stavamo lavorando per riportarlo alla forma migliore. Invece poi ha accusato nuovamente dei problemi muscolari e spero di recuperarlo per la prossima partita. Più in generale mi piacerebbe che i Ct rispettassero le esigenze delle squadre che affrontano momenti cruciali in campionato», ha concluso il tecnico alludendo anche all'utilizzo di Kozak con la nazionale ceca under 21. Proprio Libor sarà l'unico terminale offensivo della squadra, con Floccari e Zarate che partiranno dalla panchina. Dall'altra parte anche Iachini dovrà fare i conti con l'emergenza. La febbre ha messo ko Caracciolo e Zambelli, che risultano comunque nella lista dei convocati, mentre Zanetti potrebbe saltare la gara per i problemi al ginocchio. Anche i lombardi quindi si schiereranno con una sola punta, il brasiliano Eder. Tanti ex della gara specie sulla sponda biancoceleste (Tare, Reja, Kozak, Matuzalem, Mauri). All'andata decise Mauri su splendido assist di Hernanes e Muslera blindò il risultato con una prodezza straordinaria su Eder. Arbitra Giannoccaro di Lecce, calcio d'inizio alle 15.