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L'Italia s'è desta

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.Il pareggio in rimonta di Dortmund contro la Germania alimenta le speranze di risalita della classifica Uefa. Il tredicesimo posto attuale, il crollo post mondiale è stato fermato grazie al lavoro di Prandelli che sta ricostruendo la nazionale. Un primo obiettivo è stato centrato: l'Italia è tornata nel cuore degli italiani dopo il disastroso mondiale sudafricano. Il giorno dopo la bella prova tedesca il cittì azzurro ribadisce la sua soddisfazione: «Sono andato a fare colazione vicino casa, la gente aveva ritrovato l'entusiasmo per l'azzurro. Anche chi di calcio non mastica tantissimo, ha ritrovato voglia e orgoglio per questa Italia. In fondo, era questo il nostro traguardo. Il secondo, è proporre calcio in un certo modo. Quando mi sono insediato c'era una depressione generale: tutti parlavano di programma di quattro anni, ma io da subito pensavo all'Europeo in Ucraina e Polonia. Ecco, ora si capisce che stiamo costruendo qualcosa, che c'è un progetto tecnico, organizzativo e anche di immagine. I giovani talenti e la qualità ci sono, l'ho sempre detto: basta inserirli al momento giusto, fare le cose con gradualità». Anche Abete sorride per la crescita dell'Italia. Oltretutto Prandelli è stata la sua scelta, un tecnico fortemente voluto tanto da strapparlo alla Fiorentina e quindi il numero uno della Figc (in partenza da Dusseldorf per Ginevra, dove è impegnato in una riunione tra Uefa e il Club Europei) ammette felice: «Siamo ripartiti, anche se è presto per un bilancio ma Prandelli è stato bravo a gestire questa prima fase. In Germania ho visto un'Italia autoritaria e sicura in campo, con una fluidità di gioco che alle volte nelle precedenti occasioni era assolutamente mancata». Il prossimo impegno ufficiale è il 25 marzo a Lubiana contro la Slovenia. Una gara fondamentale nella corsa ad Euro 2012 perché vincendo, l'Italia staccherebbe in modo quasi definitivo una pericolosa diretta concorrente. Tant'è, la costruzione continua e la bella immagine dell'Italia che mette alle corde per larghi tratti la Germania, terza al mondiale, è un segnale rassicurante per il futuro. Il gruppo c'è anche se la modesta prova di Thiago Motta rende quantomai importante il recupero di Pirlo. In mezzo al campo, infatti, manca un regista vero e il campione del mondo può offrire adeguate garanzie a Prandelli se supererà i problemi fisici che lo hanno penalizzato in questo primo scorcio di stagione. Riunire la coppia Pirlo-De Rossi e intorno a questa far ruotare gli altri centrocampisti, ecco la soluzione migliore. Altro elemento da cui non si può prescindere è Balotelli, talento puro in grado di accendere una squadra che non si può affidare solo all'estro di Cassano. In difesa intriga lo spostamento di Chiellini a sinistra ma deve avere un seguito anche nel suo club per poter essere riproposto anche in azzurro. Bonucci e Ranocchia hanno mostrato una bella intesa anche se, come era logico attendersi vista l'età, hanno commesso un'ingenuità colossale sulla rete tedesca. Peccati di gioventù e il fatto che entrambi sono titolari con Juventus e Inter rassicura il cittì per i prossimi impegni. Intanto in vista dell'appuntamento in Slovenia Federcalcio e Viminale sono già a lavoro per prevenire qualsiasi rischio di ordine pubblico in previsione dell'arrivo degli «Ultrà Italia» che anche a Dortmund hanno fornito un'altra pessima esibizione.

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