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Da scartato a possibile titolare

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.In quanti l'hanno detto o pensato domenica sera quando hanno visto Loria segnare il terzo gol della Roma a San Siro? Tanti e la maggior parte di loro ha realizzato solo in quel momento che il gigante buono dai piedi non proprio delicati fa ancora parte della rosa giallorossa. Da dimenticato a protagonista e non solo per una notte: Loria ha parecchie chance di partire titolare sabato sera contro il Napoli. Nicolas Burdisso è squalificato, Mexes pure ed è difficile che il ricorso presentato ieri venga accolto (lo sapremo tra domani e venerdì, all'udienza parteciperà anche il giocatore), Guillermo Burdisso è impresentabile. E allora, salvo spostamenti di De Rossi, Cassetti o Riise, nel cuore della difesa dovrebbe esserci proprio Loria. Strana la vita. Allenamenti dal martedì al sabato e la domenica a casa: la sua settimana tipo è stata questa dall'inizio della stagione. Uno strazio e infatti a settembre ha frequentato qualche lezione di un corso da allenatore, tanto per portarsi avanti con il lavoro nel tempo libero. A giugno gli scade il contratto e l'addio è scontato nonostante il suo impegno esemplare negli allenamenti e un cuore grande così (ha adottato una bambina, tanto per dirne una) che ha conquistato tutti a Trigoria. Rientrato dal Torino, la Roma ha provato a venderlo in estate e a gennaio, ma una volta saputo il suo ingaggio (1,3 milioni lordi) qualsiasi società interessata si è tirata indietro. Poi il caso ha voluto che alla prima panchina stagionale Ranieri lo abbia fatto alzare dopo l'espulsione di Burdisso. È entrato, ha segnato, non ha combinato guai come gli è successo nelle sue poche apparizioni da romanista e adesso lancia con diritto una candidatura per il Napoli. Ranieri si è quasi convinto e intanto attende notizie anche da Totti e Perrotta ancora debilitati dall'influenza. I tifosi, invece, aspettano una reazione: «Fori le palle» l'eloquente invito apparso ieri sui muri di Trigoria. Ma il futuro societario tiene in apprensione più di ogni altra cosa. Ieri nuovo scambio di informazioni e documenti tra gli americani e Unicredit. La banca è convinta di chiudere e vuole fare in fretta: venerdì dovrebbe essere avviata la fase di esclusiva dopo un nuovo vertice allargato al cda di Roma 2000. Le altre quattro offerte sono state scartate. Compresa quella presentata dal fondo misto arabo-statunitense dietro il quale si muovono le società Deson&Co e l'Amyga Investment: la proposta è stato giudicata «irricevibile» in quanto non corredata dalle necessarie garanzie economiche.

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