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Forza ragazzi

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Laprima medaglia d'oro dei Mondiali di sci alpino di Garmisch-Partenkirchen va ad Elisabeth Goergl, vincitrice a sorpresa di un supergigante impossibile per le azzurre. L'Italia può comunque consolarsi con l'ottimo 6° posto della giovane Elena Curtoni, che lancia la volata agli uomini: questa mattina (ore 11, diretta Rai 2 ed Eurosport) sognare una medaglia nel supergigante non è utopia. Certo ci vorrà un'impresa, come quella dell'austriaca Goergl, terzo incomodo in Coppa del mondo ma lontana anni luce dalla tedesca Maria Riesch e dall'americana Lindsey Vonn, vere dominatrici della stagione sciistica. Eppure la 29enne stiriana, già protagonista della cerimonia d'apertura durante la quale aveva cantato l'inno ufficiale dei Mondiali, aveva già dimostrato in passato di dare il meglio nelle occasioni importanti. Lo aveva fatto nel 2009 in Val d'Isère, conquistando il bronzo nella supercombinata mondiale. E si era ripetuta all'Olimpiade di Vancouver, dove aveva chiuso sul gradino più basso del podio sia la discesa che lo slalom gigante. E anche ieri la Goergl si è esaltata, beffando per soli cinque centesimi l'americana Julia Mancuso. «» una giornata incredibile – ha gioito l'austriaca – tutto ha funzionato al meglio, anche oltre i sogni». Il bronzo di consolazione è andato alla padrona di casa e leader di Coppa Maria Riesch, mentre la Vonn, reduce da una brutta botta alla testa rimediata in allenamento la scorsa settimana, ha chiuso con un deludente 7° posto: «Forse ho sbagliato a gareggiare – ha spiegato l'americana, già scontenta delle condizioni della pista alla vigilia – ma è un Mondiale e ci ho provato. Ora potrei disputare solo la discesa». Grande soddisfazione, invece, per la 20enne Elena Curtoni, campionessa mondiale juniores e ora 6ª tra le grandi: «È stata una gara bellissima, i tecnici mi hanno consigliato di divertirmi e ho eseguito l'ordine. Precedere la Vonn mi regala una strana sensazione. E ora farò la supercombinata, ma non mi aspetto nulla di particolare». Brava anche Daniela Merighetti, 9ª al traguardo, mentre Elena Fanchini e Johanna Schnarf hanno chiuso al 18° e al 23° posto. E oggi tocca agli uomini. Tra Baumann, Cuche, Svindal, Bode Miller e il dominatore di Coppa Ivica Kostelic, le speranze italiane nel supergigante si chiamano Christof Innerhofer, Peter Fill, Werner Heel e Matteo Marsaglia. «Le gare di un giorno possono riservare sorprese – ha spiegato il portabandiera azzurro Innerhofer – quest'anno ho commesso troppi errori, qui non deve succedere». E non succederà, almeno secondo il tecnico italiano Claudio Ravetto: «Questa squadra può fare risultato, ne sono convinto. Bisogna cercare di vincere, non ci sono altre possibilità, quindi chiedo a tutti coraggio e concentrazione. Se finiamo quarti, quinti, sesti o settimi come è successo lo scorso anno all'Olimpiade, siamo dei pirla».

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