È stata per Edy Reja forse una delle domeniche più difficili da quando è arrivato a Roma.

Primatimidi, al momento della lettura delle formazioni. Poi fragorosi quando il tecnico ha deciso di togliere dalla gara Hernanes e Zarate. «I fischi? Certo che li ho sentiti - risponde lui in conferenza stampa - vuol dire che i tifosi non sono contenti nonostante i risultati. Hernanes e Zarate sono loro idoli, ma quando non sono brillanti io devo toglierli, perché devo pensare al bene della squadra. Zarate deve darmi risposte, continuo a dargli fiducia, ma non dribbla più, non fa un taglio...». Nonostante la prestazione sottotono, però, i tre punti erano a portata di mano. «Abbiamo pagato l'unico tiro in porta del Chievo, una situazione sulla quale si poteva fare meglio. Senza contare - aggiunge il tecnico - che probabilmente c'era fallo su Dias. Complimenti a loro, in ogni caso. Sono una squadra capace di metterti in difficoltà e di concedere molto poco». Dopo la difesa dalle accuse, è il momento del contrattacco. Si parte con un litigio in diretta con i giornalisti Sky: «Non mi è piaciuto il linciaggio mediatico nei confronti di Kozak nel dopo-Milan. È un bravo ragazzo e non merita tutto questo». Il seguito arriva in sala stampa: «I risultati di quanto hanno detto su di lui si sono visti. Ha subìto molti più falli di quelli che gli sono stati fischiati. Adesso voglio difenderlo». Nonostante ciò, il ceco manca ancora d'esperienza per fare il definitivo salto di qualità: «Sotto porta continuiamo a difettare di concretezza. Nelle nostre condizioni questo pareggio è una mezza sconfitta».Car.Sol.