Il Napoli cade sul più bello
PaoloDani Davide sconfigge Golia per 2-0. Bentegodi caldissimo per il Chievo, freddissimo per il Napoli che fallisce l'opportunità più unica che rara di portarsi a meno due dal Milan. Il piccolo Chievo è tra le grandi con merito e sei dei suoi trenta punti li ha presi al Napoli. I clivensi restano un tabù per i campani incappati in una serata no, un'involuzione sorprendente se si pensa al poker contro la Sampdoria di tre giorni fa. Azzurri sottotono e irriconoscibili soffrono l'assenza del suo uomo-guida Lavezzi. Il suo vice Zuniga fatica nel ruolo e infatti a inizio ripresa esce per far posto a Lucarelli che dovrebbe dare maggior peso e profondità all'attacco. Il primo tempo si chiude con il meritato vantaggio del Chievo sul Napoli ingabbiato dal 5-3-2 disegnato da Pioli con Pellissier e Moscardelli (quanti grattacapi per Maggio e Campagnaro) di punta. L'allenatore dei gialloblù mescola le carte e fa la cosa che Mazzarri teme maggiormente: cambiare modulo. I cinque del reparto arretrato chiudono ogni spazio e a metà campo il pressing asfissiante di Rigoni e Fernandes, indemoniato, manda in tilt Gargano (mediocre viene rilevato da Sosa nel secondo tempo.) e Pazienza. Oltre alla bravura del Chievo, gli azzurri ci mettono del loro con un approccio blando. Come contro il Bari, come in attesa di assestare la zampata. Ma i veronesi non sono i pugliesi decimati dagli infortuni, corrono e arrivano sempre primi sui palloni, e in più mancano i contropiedi e la velocità tipica della compagine di Mazzarri, una scusante può essere il pessimo stato del terreno di gioco, ma appunto è una mera giustificazione. In sintesi il Chievo fa il Napoli mettendola sull'agonismo e su raddoppi da maratoneti, mentre il Napoli spento, senza coraggio e idee dà vita a una delle sue peggiori prestazioni. Il Chievo raccoglie i frutti: al 20' del primo tempo imparabile sinistro a rientrare di Moscardelli sotto la traversa. Gran gol su assist di Pellissier. Al 36' Moscardelli cicca clamorosamente il raddoppio. Prima di andare negli spogliatoi Cavani ha l'occasione di pareggiare ma spreca. Secondo tempo senza bussola per il Napoli che continua a giocare male, in cinque minuti va di nuovo sotto: Sardo di esterno destro infila il portiere azzurro per il 2-0. Gli uomini di Mazzarri hanno un sussulto, la mettono sull'orgoglio, visto che la testa è rimasta al San Paolo, ma il muro difensivo regge e per fortuna gli aversari non sono spietati altrimenti il passivo sarebbe stato imbarazzante.