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Roma congelata

Daniele De Rossi in Bologna-Roma, sospesa per neve

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Al Dall'Ara vince la neve: gli altri tornano tutti a casa sconfitti e con i geloni. Partita sospesa dopo sedici minuti per neve, che peccato! Forse si sarebbe dovuto non giocarla nemmeno, ma la voglia era tanta. Per la Roma che mai come adesso voleva continuare a scivolare sull'onda positiva alzata dai sette successi nelle ultime otto gare giocate; per il Bologna che in questo momento avrebbe bisogno di segnali positivi per tornare a respirare in classifica; per il pubblico che torna a casa zuppo dalla testa ai piedi e infreddolito per la neve che ha imbiancato Bologna. Più che su un campo di calcio sembrava una pista saponata o la Streif di Kitzbuhel e come per la temibile pista austriaca, alla fine si è deciso di non rischiare. Sedici minuti scarsi di gioco, su un campo veramente ai limiti del praticabile, prima dei tre fischi di Banti che manda le due squadre sotto la doccia. Roma e Bologna ci avevano provato a giocarla, dopo la «spazzolata» degli inservienti che avevano almeno riportato in vita le linee sul campo sapientemente mixate dalla nevicata che dal mattino si è abbattuta sul capoluogo emiliano. Ranieri e Malesani aveva parlato e deciso di provarci, dopo aver ottenuto l'ok dei giocatori. Ma quel quarto d'ora ha mostrato quanto era rischioso giocare, una partita nella quale sono ovviamente saltati tutti gli schemi tattici e dove l'unico interesse collettivo era quello di non farsi male. Borriello in realtà ci aveva già pensato da solo, bloccandosi durante il riscaldamento negli spogliatoi per un problema alla schiena che ha costretto Ranieri a richiamare in extremis Menez dalla tribuna e spedirlo, coperto come un eschimese, in panchina con Vucinic in campo. Così alle ore 15.30 lo speaker del Dall'Ara annunciava la sospensione ufficiale della gara, spiegando ai tifosi le modalità per il rimborso del biglietto: «Partita sospesa per impraticabilità del campo e rinviata a data da destinarsi». Qualche fischio è arrivato, ma a conti fatti anche al pubblico l'idea di un té caldo non deve aver fatto schifo e lo stadio si è svuotato in un nanosecondo. La Roma ha dovuto cambiare il programma di ritorno: ha viaggiato verso la Capitale in treno e non, come previsto, in aereo. Ora si innesca il toto-data, ossia la decisione sul quando rigiocarlo questo Bologna-Rona della ventiduesima giornata di campionato. Le prime indiscrezioni davano come prima data utile il 23 febbraio (tra le due partite di Champions della Roma contro lo Shakhtar), ma entrambe le squadre non sembrano gradire l'ipotesi. C'è invece più di un sospetto che Roma e Bologna, di comune accordo, decidano di rinviarla addirittura a fine marzo: quando cioè ci sarà un tempo e migliore e si sarà già chiarito il cammino di entrambe nei rispettivi percorsi. Qualunque sarà la data stabilita si riprenderà dal minuto numero 16 con i due tecnici che potranno decidere liberamente le squadre da mandare in campo: ovviamente i giocatori che in questa partita erano squalificati, lo resteranno anche per il recupero, ma potranno ovviamente essere disponibili per la partita di campionato in programma mercoledì prossimo, come se avessero già scontato la squalifica. Ai giallorossi non accadeva del lontano 1956 (un derby contro la Lazio) di vedersi interrompere una partita per neve. Che sia un segnale in vista delle evoluzioni societarie che dovrebbero avere proprio in oggi il passaggio chiave?  

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