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Un'altra rincorsa

Claudio Ranieri, allenatore della Roma

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Tutti a Bologna, per continuare a correre, per rispondere a Lazio e Milan e tornare a sognare la rimontona della scorsa stagione che portò la Roma a un passo dal miracolo. Lo aveva detto a chiare lettere Ranieri dopo aver spazzato la sua ex Juventus dalla coppa Italia tre giorni addietro e cercando di tener lontani dallo spogliatoio le voci sull'arrivo a Roma dei milionari bostoniani. Aveva detto ai suoi che questa squadra può arrivare ovunque a patto riesca a tenere la concentrazione giusta e la voglia di arrivare in fondo. E quella di oggi al Dall'Ara è la giusta prova del nove per la banda giallorossa che si ritroverà di fronte una squadra che, pur giocando un buon calcio, viaggia nella parte meno nobile della classifica e ha diverse assenze pesanti proprio per la sfida contro la Roma. E che, proprio come i giallorossi, sta con un orecchio verso puntato sui rumors societari con il rischio fallimento tutt'altro che escluso. «Questo è un gruppo di bravissimi ragazzi. Lo dico da quando sono arrivato, molto attaccati alla maglia della Roma e pronti sempre a dare il massimo» attacca il tecnico parlando proprio delle interferenze «societarie» sul momento giallorosso. «A Torino abbiamo vinto ed era quello che volevamo - spiega Ranieri - ma ora dobbiamo lasciarla alle spalle perché la nostra priorità è il Bologna. Loro come noi sono stati bravi ad isolarsi dalle questioni societarie, stanno facendo un buon campionato. Mi aspetto una gara difficile. Noi abbiamo giocato giovedì e abbiamo avuto poco tempo per recuperare». E restando in tema di recuperi, Ranieri crede nella rimonta forse perché ha ancora negli occhi il mezzo miracolo dello scorso anno. «Mi auguro che ci siano delle analogie e che arrivino gli stessi risultati. Ma non si può prevedere, noi siamo artefici del nostro futuro e dobbiamo essere in grado di spostare gli equilibri dalla nostra parte». Equilibri come quello tra i due probabili protagonisti della giornata: Totti e Di Vaio. Due bomber classe '76 che si affrontano all'insegna del numero sette: 7 come i gol segnati da Di Vaio alla Roma (tanti quanti ne ha rifilati al Torino e al Venezia), e da Totti al Bologna. Ma la Roma dovrà fare anche attenzione al trend in trasferta che quest'anno non è certo dei migliori: anzi. Lontano dall'Olimpico i giallorossi hanno perso quei punti che adesso pesano come macigni su una classifica che poteva essere molto diversa. «Andiamo alla ricerca proprio di questo - continua Ranieri - di avere la stessa sicurezza e padronanza anche lontano da casa. Poi gli esami non finiscono mai, ogni volta dobbiamo dimostrare che ci siamo e a Bologna dovremo farlo ancora». Chiusura sul contratto, argomento sul quale Ranieri non è mai stato così chiaro. «Accettare eventuali proposte di questa o della prossima società? Vediamo prima qual è la proposta, che si accettano cose a scatola chiusa? Intanto ho un contratto e vado avanti così. Poi Dio vedrà e provvedere. Certo tra una proposta della Roma o di un'altra squadra la Roma ha sempre la priorità. Anche se non dovesse esserci parità di offerte». Già, ma intanto c'è da vincere a Bologna e continuare a far legna: l'inverno è lungo.

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