Brindisi in coppa
La storia sta cambiando. Mentre a New York si tratta il passaggio di proprietà a uno straniero, la Roma batte la Juventus 2-0 a casa senza sforzarsi più di tanto e vola nelle semifinali di coppa Italia dove si rinnoverà l'eterna sfida con l'Inter. Una vittoria che aumenta il valore del successo nel derby e rende ancor più appetitoso il finale di stagione. Ranieri alla vigilia era stato buon profeta: la sua Roma non gioca peggio delle altre e sopratutto annienta le avversarie. La Juventus di ieri è stata penosa ed esce dalla serata in piena crisi d'identità. Il tecnico giallorosso ha risparmiato l'acciaccato Borriello e ha risolvere la gara ci ha pensato Vucinic. Nella Juve l'ex Aquilani e Krasic sono partiti fuori e Delneri ha scelto i muscoli di Sissoko e Felipe Melo per contrastare il centrocampo robusto di Ranieri. Più quantità che qualità, così ne è uscita una partita bruttina, con poche emozioni e i portieri a combattere sopratuttto con il freddo. Molta più Roma in avvio. Vucinic e Menez, a differenza degli attaccanti juventini, si trovano a meraviglia. B urdisso, dopo aver «bucato» un intervento dietro, va vicino al vantaggio con una testata su calcio d'angolo. Poi Vucinic calcia addosso a Storari su invito di Menez e Simplicio sulla respinta non trova lo stesso spunto (di Pellegrino ce n'è uno) di Cesena: la Juve si salva e risponde con un tiro di Del Piero deviato che impegna Julio Sergio. I bianconeri iniziano a picchiare, ne fa le spese la caviglia di Vucinic. Il montenegrino stringe i denti, Brighi chiede il cambio e deve entrare Taddei che non risparmia subito un calcione a Del Piero. La ripresa si apre con altri due cambi: nella Juve c'è Krasic al posto dell'inguardabile Amauri e Martinez va a fare la spalla di Del Piero, per la Roma Borriello al posto di Menez, colpito anche lui duro nel finale di primo tempo. Il modulo diventa un 4-3-3, con Taddei e Vucinic ai fianchi di Borriello che crea subito un'occasione per Simplicio. Infortunio anche nella Juve: fuori Pepe, dentro Iaquinta. Dopo 64' passa la Roma: Vucinic riceve palla a sinistra e con un tiro telecomandato la mette dove Storari non può arrivare. Ci arriva invece sul colpo di testa di Mexes che poteva stendere definitivamente la Juventus tramortita. La reazione bianconera è fatta solo di nervi, Del Piero reclama un rigore mentre lo stadio contesta giocatori e dirigenti. In pieno recupero arriva anche il colpo del ko: punizione di De Rossi e girata di Taddei che chiude la gara e va ad esultare sotto il settore dei pochi coraggiosi romanisti presenti. La Signora non c'è più, passa una Roma inarrestabile e ancora in corsa su tutti e tre i fronti. L'appuntamento con la coppa Italia è ad aprile, adesso sotto con campionato e Champions aspettando un nuovo padrone.