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dall'inviato a TORINO La vendetta continua.

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«Maio - dice Ranieri - non cerco rivincite. Devo essere riconoscente: a Torino secondo me ho fatto due campionati meravigliosi. Ma adesso devo pensare al bene della Roma». Sul rigore chiesto dai bianconeri, però, non usa la diplomazia. «Secondo me è Del Piero ad appoggiarsi su Mexes». Più che un avversario inguardabile, ieri l'ostacolo poteva essere la concentrazione della Roma. «Dobbiamo estraniarci dal discorso societario, non ci manca nulla per fare il nostro lavoro». Le milanesi comprano, a Trigoria si pensa solo allo scambio Doni-Eduardo. «Milan e Inter - spiega - hanno avuto infortuni e a loro non mancano i soldi per acquistare i giocatori. A noi sì, ma la rosa mi va benissimo così». In corsa su tre fronti, la Roma non vuole mollare nulla. «All'Inter ci voglio pensare ad aprile, adesso sotto con il Bologna. Vucinic? Ha fatto un gol alla Del Piero. Ci mancava il colpo e ci ha pensato Mirko». Totti fa i complimenti a Vucinic e Taddei da casa. «Abbiamo vinto - scrive sul blog - grazie a due colpi di grande effetto. Dopo i cugini abbiamo superato anche i bianconeri». Il massimo della goduria. Montali fa i complimenti alla squadra e apre agli americani. «Una piazza come Roma merita un gruppo che abbia le possibilità di tenere in alto questa squadra. Sono segnalato nei nuovi quadri dirigenziali? Non mi pare...» risponde scherzando: presto la sua posizione nella società potrebbe rafforzarsi. Dall'altra parte Delneri se la passa male. «Non abbiamo fatto una gran figura ma se l'arbitro fischiava poteva cambiare tutto». Se la Juve si lamenta è proprio vero che la storia sta cambiando. Ale. Aus.

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