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Thomas DiBenedetto e i suoi quattro «fratelli»

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Vucinicentra e segna in pieno recupero. Era il 25 settembre e quel giorno Thomas Richard DiBenedetto, 61enne di Boston con origini campane, ha visto una partita dei giallorossi per la prima volta allo stadio e ha ripreso la curva con una telecamera. «Ma perché - si è chiesto - questo giocatore così bravo ha giocato così poco?». All'Olimpico ci è tornato altre due volte e di solito segue le partite dagli States su Rai International. DiBenedetto è riuscito a portare sulla «barca» pronta all'acquisto del club cinque amici milionari. Uno, William C. Powers, si è tirato fuori pochi giorni fa. Gli altri ci sono tutti. Due hanno origini italiane come lui: Arthur J. Falcone fondatore dell'omonimo gruppo che si occupa di progetti immobiliari, telecomunicazioni e prodotti finanziari; Richard D'Amore, il più ricco della cordata, è direttore della Veeco Instrument. Gli altri due compagni di «viaggio» sono Julian Movsesian, presidente della Capital Management Stategies e Ceo della Succession Capital Alliance (assicurazioni), e Michael A. Ruane della TA Assoicates Realty, società del settore immobiliare. Ale. Aus.

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