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Storica Schiavone

Francesca Schiavone

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«Ora mi arrendo, potete chiamarmi leonessa». Il soprannome non le è mai piaciuto, ma rifiutarlo ancora, dopo aver battagliato per 4 ore 44 minuti contro Svetlana Kuznetsova sull'Hisense Arena del Melbourne Park, è davvero impossibile. Francesca Schiavone è nei quarti di finale dell'Australian Open alla fine di un match infinito, il più lungo per durata nella storia degli Slam, vinto 6-4, 1-6, 16-14 con tanto cuore e altrettanto coraggio. Sei match points annullati senza paura, un terzo set durato tre ore esatte, un'avversaria battuta quattro volte in dodici incontri ma invincibile sul cemento. «È stato un match incredibile - racconta sfinita la Schiavone - un giorno spero di farlo vedere a mio figlio. Ho sofferto e faticato come mai nella vita, neppure nella finale del Roland Garros contro la Stosur». Quel giorno, a Parigi, la Schiavone era stata la prima azzurra ad alzare un trofeo dello Slam. Ieri, a Melbourne, Francesca è diventata la prima italiana, uomini compresi, a raggiungere i quarti di finale in tutti e quattro i majors. Ma soprattutto da lunedì prossimo potrà sorridere guardando la classifica: sarà numero 4, come solo Adriano Panatta nel 1976. «È una soddisfazione immensa - ammette commossa la Schiavone - l'ho saputo appena è finito il match, mi è arrivato un messaggio dall'Italia». E un messaggio le è arrivato anche dalla Kuznetsova: «Io ho fatto più punti, ma lei ha giocato benissimo nei momenti importanti. E sui match points ha servito alla grande, non ho mai avuto una palla facile da chiudere. Era proprio la sua giornata». Aspettando Flavia Pennetta, scesa in campo nella notte contro l'ostica ceca Kvitova per la prima storica doppietta azzurra nei quarti Slam, domani la Schiavone troverà dall'altra parte della rete la numero uno Caroline Wozniacki, proprio come al Roland Garros: «Ora sono distrutta, mi fa male tutto, dalla testa ai piedi. Voglio riposare, ma sono giovane - sorride la milanese - posso ancora correre e fare di tutto». Di tutto, proprio come l'infinito Roger Federer. Battendo in quattro set Tommy Robredo, lo svizzero ha centrato il 27° quarto di finale consecutivo negli Slam, eguagliando il record di Jimmy Connors. Domani troverà il connazionale Wawrinka, che dopo Monfils ha superato nettamente anche Andy Roddick: la finale con Nadal, atteso nella notte dal giovane Cilic, non è così distante.

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