Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Lottomatica

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

FabrizioFabbri BRINDISI Quell'inquietante casella zero che campeggiava alla voce vittorie nello score personale di Sasa Filipovski da quando si è andato a sedere sulla panca di Roma è finalmente cancellato. Per regalare il primo acuto al nuovo coach, 80-84 su Brindisi, la Lottomatica ha scelto la tortuosa strada del successo lontano dall'Eur, con l'aggiunta di un poderoso recupero dopo aver assistito da spettatrice impotente alla rabbiosa partenza dei padroni di casa. Trascinata da Roberson l'Enel è infatti volata sul +12, 25-13. A quel punto la Virtus è sembrata sull'orlo del baratro, con pochi appigli per risollevarsi. Ed invece ad un Datome letale s'è aggiunto uno Smith scintillante. Il ragno ha restituito, con canestri di classe sopraffina, fiducia ai suoi. Confortati dalle sue giocate di talento anche Crosariol e Dasic hanno iniziato a macinare gioco e seppure con affanno, e tante palle perse di fronte al pressing ospite, al 20' la Lottomatica è riuscita a prendere la strada degli spogliatoi in equilibrio a quota 47. Tornata sul legno Roma ha inizialmente inseguito per l'ultima fiammata di Roberson, 52-49. Il nuovo aggancio l'ha siglato Gordic che ha poi spinto avanti i suoi con una tripla per il 52-55. Roma ha azzannato l'avversaria producendo il momento migliore che l'ha portata al vantaggio in doppia cifra (56-67) grazie ad un'acrobazia di Smith. Chiuso avanti il terzo periodo sul 61-68 Roma ha di nuovo messo 11 punti tra se e l'avversaria con una nuova tripla di Datome. Ha però commesso l'errore di non dare la spallata decisiva e non appena ha provato a gestire il vantaggio Brindisi è tornata a respirare. Giovacchini ed il confusionario Dixon hanno riportato la sfida quasi in equilibrio, 74-76, ma è stato ancora il chirurgico Gordic a mettere spazio tra Roma e l'avversaria (75-79). Finale in apnea per i giallorossi capaci di complicarsi la vita in ogni modo, spedendo anche Roberson in lunetta per i tre liberi dell'80-82. Washington, autore del fallo scellerato, s'è però fatto perdonare con una sconosciuta freddezza dalla lunetta che ha messo il sigillo ad una vittoria importante per scacciare i fantasmi della lotta per la salvezza. «Non abbiamo giocato una grande partita - ha commentato Filipovski - ma siamo stati bravi a mettere energia e risalire». Giovedì arriva l'Eurolega a Tel Aviv contro il Maccabi.

Dai blog