Una liberazione.
Nemancano appena 5 per tagliare il traguardo dei 200 in campionato «e i più belli sono stati contro la Lazio» dice il capitano ancora in pieno clima derby. Ieri ha segnato una rete storica che spezza, almeno per qualche istante, i suoi pensieri tristi. Dalla doppietta al Cagliari il 9 maggio al rigore di ieri, i sardi gli portano fortuna. «Questa vittoria - scrive sul blog - ci permetterà di passare una domenica tranquilla: adesso aspettiamo i risultati degli altri». Finalmente è la serata di Totti davanti a Platini. Del gol sotto gli occhi di Platini, delle invenzioni per i compagni, del saluto disteso con Ranieri che gli concede la standing ovation. Sono prove di disgelo in un rapporto non semplice ma sempre sincero. «La tempesta è passata? Non c'è mai stata» risponde il tecnico. La rotazione degli attaccanti per lui adesso è un divertimento. «Ma non sarà sempre così - spiega Ranieri - dipende dalle risposte negli allenamenti. Giochiamo ogni tre giorni e la stagione è ancora lunga: secondo me se li sfrutto di meno mi durano di più. Vucinic e Menez sono due giocatori stupendi e titolari: la scelta di tenerli fuori è frutto del momento. Abbiamo fatto dieci punti grazie ai cambi: i risultati danno ragione ai giocatori, non a me. Il turnover è un passaggio duro da digerire, i ragazzi lo stanno assorbendo e i frutti arriveranno. Devono capire che la Roma è una». Note di merito per De Rossi e Mexes, «maestosi» secondo l'allenatore che vede una classifica sempre più interessante. «Per lo scudetto ci siamo anche noi. Sappiamo di non essere competitivi come Inter e Milan ma vogliamo inserirci». Ale. Aus.