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Il Milan cala l'asso

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Cioèa vincere. A partire da stasera, quando al Meazza si ripresenterà il Cesena, prima squadra, lo scorso settembre, a dare un dispiacere al Milan. A indicare la rotta è il nocchiero di Via Turati, Massimiliano Allegri, sospeso tra l'euforia per i colpi del mercato invernale - Cassano e Emanuelson - e il pragmatismo di chi, in testa al torneo, non vede l'ora di ricominciare a macinare punti. «Ritornare alla vittoria in campionato è fondamentale - ammonisce il livornese - ed è normale che, dopo due pareggi e con le inseguitrici che vincono, sembra che ci sia crisi anche se occupi ancora la prima posizione in classifica». Una gara delicata, che il Milan potrebbe aggredire con Fantantonio in campo dal primo minuto. «Cassano ti fa cambiare la partita», di ce Allegri. Tanto che, assicura il mister, «ho ancora un dubbio tra lui e Pato su chi fare partire al fianco di Ibrahimovic». Nessuna bocciatura, comunque, per il Papero («deve stare tranquillo, è un giocatore straordinario e più finalizzatore» rispetto al talento di Bari Vecchia), nè per ogni altro rossonero come Seedorf (non convocato per infortunio) che «non è il colpevole di certi risultati negativi». L'Allegri che si coccola Cassano non perde occasione anche per coccolare, in anticipo, l'olandese Emanuelson, in arrivo dall'Ajax. «È un giocatore dall'ottima tecnica, dinamico: un giocatore - così lo presenta - che si adatta anche a fare il terzino sinistro ma che è più centrocampista». In scadenza di contratto a giugno, Emanuelson potrebbe arrivare a Milano già oggi.

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