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PAGELLE ROMA Simplicio-Borriello cuori giallorossi Juan delude ancora ma Mexes fa lavoro doppio. Menez decisivo

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Presafacile sulla punizione di Hernanes, insicuro subito dopo in uscita. Stavolta non può nulla sul rigore, Floccari gli mette i brividi ma gli basta guardare il pallone uscire. N. Burdisso 6.5 Si deve adattare a destra, con Zarate che lo punta. Soffre, non è efficace come al centro, però riesce a prendere le misure con il passare dei minuti e una grinta impressionante. Mexes 7 La difesa imbarca acqua e deve sdoppiarsi per tappare le falle. Si fa sentire sul gioco aereo e non solo. Nel finale salva il possibile 2-2. Il migliore per distacco nella difesa romanista. Juan 4.5 L'incubo continua. Fatica nel duello fisico con Kozak e lo ferma con l'esperienza nell'ultima azione del primo tempo. Poi, come a Genova, rimette in partita la Lazio commettendo il fallo da rigore e Bergonzi gli risparmia il rosso. Riise 6.5 Lichtsteiner e Gonzalez sono un fastidio costante e non gli consentono di riprendere fiato e ripartire. Si scuote insieme a tutta la Roma e mette dentro il pallone del rigore. Brighi 6.5 Prestazione tutta sostanza sul centrodestra, la zona di campo dove la Lazio crea meno problemi anche per merito suo. De Rossi 6 Fascia di capitano al braccio, sente ancora la pressione del derby. Gioca una partita tutta sua, a volte con troppo agonismo fino a prendersi un'inevitabile ammonizione che lo calma. Ripresa più ragionata e utile alla Roma. Greco 5 L'altro romano in campo, questa volta ha un impatto negativo sul derby. Non è solo colpa sua: soffre la posizione di intermedio sinistro e sbaglia più del solito. Si fa la doccia nell'intervallo. Simplicio 7 Trequartista con pochi palloni giocabili sui piedi per un tempo. Si sposta sul centrosinistra dopo l'uscita di Greco ed entra in partita. Nel momento chiave della gara crede a un pallone che sembrava perso e lo trasforma in oro. Ora è entrato ufficialmente nel cuore dei romanisti. Borriello 7 Per un tempo è lasciato solo al suo destino e per farsi vedere fa due cose utili nell'area romanista. Con Menez e Vucinic ai lati è tutta un'altra musica. Non sbaglia il rigore: ancora una volta è lui a «spianare» un derby in salita per la Roma. Quattordicesimo gol, serve altro? Adriano 5 L'azzardo di Ranieri. Al primo pallone toccato si fa male alla spalla. Rientra, stringe i denti, arretra per combinare qualcosa senza cavarne niente. Esce lui e la Roma inizia a giocare. Menez 7 Parte a razzo e «rischia» di far espellere Radu in pochi secondi. Dopo il pareggio la Roma ricomincia a soffrire e si vede sempre meno. Si risveglia al momento giusto e crea l'azione del raddoppio. Vucinic 6.5 Mette in campo la rabbia dell'escluso e trasmette una carica pazzesca alla Roma. Micidiale nel contropiede, Berni gli respinge una «sassata». Ranieri 7 Il mago dei derby entra nella storia: quattro su quattro. Regala un tempo alla Lazio lasciando fuori Menez e Vucinic a vantaggio di un Adriano ancora impresentabile. Si corregge nell'intervallo con l'inevitabile doppio cambio che cambia la partita. Alessandro Austini

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