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Vucinic chiede scusa ma resta da scontento

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Quelcalcio alla borsa dell'acqua, subito dopo la sostituzione, se lo poteva risparmiare. Così, ieri mattina, Mirko Vucinic ha chiesto scusa. Solo un brevissimo scambio di battute (quasi di circostanza) con Ranieri, la vera e propria richiesta di perdono è arrivata in un colloquio con Pradè e Montali. Non è stata la pura e semplice sostituzione a scatenare la reazione spropositata del montenegrino, ma che il cambio sia arrivato un minuto dopo un conciliabolo con Ranieri. «Mirko, come ti senti? Stai bene o vuoi essere sostituito?», avrebbe chiesto il tecnico. «Sto bene, ce la faccio», sarebbe stata la risposta. Poi, qualche istante dopo, il cambio e il patatrac. La società ha preso atto delle scuse e non pare intenzionata a multare il giocatore. Se lo farà, come accaduto già con lo stesso Vucinic per un'esultanza scomposta dopo un gol (si tolse la maglietta nell'ultimo derby di campionato), non lo renderà pubblico. «È una mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori - spiega Montali - dire davanti a un microfono che saranno multati. Prima si deve parlare con loro. La cosa più importante non è il rispetto ma la condivisione delle regole». Le acque restano comunque agitate. Come testimonia la recente richiesta di Vucinic cessione immediata e la risposta negativa da parte della Roma.

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