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Ibrahimovic non basta

Lo svedese  Zlatan Ibrahimovic del Milan

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Ibra non basta, il Milan si blocca al Via del Mare di Lecce e comincia male il girone di ritorno. Finisce 1-1, per l'invenzione del fenomeno svedese e il pareggio di Olivera. Anche l'Inter, qualche mese fa, aveva pareggiato in terra pugliese. Ma ora i nerazzurri viaggiano a gonfie vele, e vincendo i due recuperi sarebbero a soli tre punti dalla vetta. Alla vigilia, scrutando numeri e statistiche della sfida, la vittoria del Milan sembrava scontata. Come avrebbe potuto il Lecce, terz'ultimo in classifica e peggior difesa della serie A, fermare la corazzata rossonera, campione d'inverno e forte del miglior attacco? Poi il campo, come spesso avviene, si diverte a sovvertire le analisi e i pronostici. Privo ancora di Pirlo e Boateng, al Via del Mare Allegri recupera Ambrosini e Flamini e li schiera vicino a Gattuso, rispolverando il centrocampo muscolare con cui a novembre il Milan aveva iniziato la scalata al vertice. Seedorf può, così, tornare nella naturale posizione di trequartista dietro alla coppia Ibrahimovic-Pato. Stessi uomini, diverso rendimento. Rispetto a due mesi fa, i rossoneri interpretano meno bene le direttive del tecnico livornese, non riuscendo a pressare in modo efficace la difesa leccese. E così l'assenza di un costruttore di gioco come Pirlo pesa il doppio mentre agli uomini di De Canio basta retrocedere in massa dietro la linea della palla per ostacolare il lento e farraginoso gioco del Milan. Ne esce fuori un primo tempo noioso e privo di occasioni da rete. Nella prima mezz'ora la squadra di Allegri prova a tessere le trame offensive, ma il Lecce si chiude e non concede spazi. E così i rossoneri sono costretti a tentare difficili conclusioni dalla distanza: ci provano senza fortuna prima Flamini al 18', poi Gattuso al 21' e ancora Pato al 24'. Il Lecce, da buona squadra italiana, non fa nulla per cercare il vantaggio, aspettando un episodio favorevole. L'occasione arriva al 38' con una punizione dal limite, ma Grossmuller conclude alto sopra la traversa. Poi all'improvviso, mentre il primo tempo volge mestamente al termine, si sveglia Ibra: controllo in corsa, doppio dribbling e tiro a botta sicura, ma Tomovic fa il miracolo. Sono le prove generali di quanto avverrà al 4' della ripresa: la difesa del Milan libera l'area a seguito di un calcio d'angolo, Ibra si avventa sulla palla, sposta col fisico un difensore e, da 35 metri, conclude al volo con il sinistro. Un gol splendido quanto inaspettato. Finita? Assolutamente no, perché il Lecce cambia totalmente atteggiamento e si butta in avanti alla ricerca del pari. Ci prova Giacomazzi al 16', ma trova un grande Amelia. Poi tocca a Di Michele al 36', sfortunato perché la sua conclusione è deviata da Nesta sul palo. Dal successivo angolo, però, il Lecce trova il meritato pareggio: ancora Nesta perde la marcatura di Olivera, che al volo batte l'incolpevole Amelia. I rossoneri si riversano in avanti, Seedorf e Ibra sfiorano il gol vittoria, ma non basta. L'Inter ora fa più paura.

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