Sprofondo MRoma

Conmezza squadra in infermeria (non che Verona stesse meglio, ndr), i capitolini cedono di schianto in casa della Marmi Lanza. Un 3-0 netto, in un match in cui l'incertezza fa una breve apparizione solo nel primo set. Roma arriva al Pala Olimpia con Lebl debilitato dalla febbre e con qualche problema alla schiena, Cisolla, che non ha ancora recuperato dall'infortunio al polpaccio, e Corsano alle prese con il dolore al ginocchio. Come se non bastasse, all'ultimo momento, Poey non partecipa alla trasferta per un guaio alla spalla. Giani è costretto a mandare in campo Corsini al centro e Bencz opposto, con Saraceni di banda. Dal conto loro, i padroni di casa recuperano in extremis Lasko, ma devono ancora fare a meno di Kosmina, oltre che del giovane Bolla (per lui stagione finita). Bagnoli deve schierare una linea di posto quattro tutta a stelle e strisce, con Cala e Lotmam, mentre i centrali sono Pajenk e Brunner. Nel primo set, Roma parte bene, ma i padroni di casa rientrano grazie al servizio flot di Meoni che mette in crisi la ricezione neroverde. Sotto 20-17, Giani rischia Lebl a muro e la mossa vale la parità. Ai vantaggi, però, Verona difende una palla di più e chiude. Al rientro in campo Lasko e compagni prendono subito il largo, grazie a una buona difesa e a qualche errore avversario. È il break giusto, perché Roma, nonostante un tentativo di recupero finale, non trova lo spunto per l'aggancio e va sotto due a zero. Nella terza frazione, arrivati sul 12 pari, i neroverde si spengono completamente. Un errore via l'altro, con il solo Zaytsev a cercare di tenere in piedi la baracca, e Verona ringrazia. E chiude. I ragazzi di Bagnoli non fanno cose straordinarie, giocando una buona pallavolo, ispirata dalla regia di Meoni. L'ex palleggiatore azzurro è bravo a sfruttare i suoi centrali che trovano poca resistenza nel muro di Roma. Tra i neroverde, sforzandosi di trovare una prospettiva da cui il bicchiere non risulti totalmente vuoto, va menzionato il solito grande temperamento di Zaytsev, una buona prova di Corsini, che risponde al suo ruolo di terzo centrale, e la discreta prova di Bencz, che chiude con 17 punti ed il 53 per cento in attacco. L'opposto slovacco, abbastanza positivo sul cambio palla, paga la poca esperienza e la giovane età nelle altre fasi, soprattutto nel contrattacco punto. Per Roma una sconfitta pesante, perché (al di là delle assenze) il Pala Olimpia era un campo in cui poter fare punti, specie considerando il momento degli scaligeri - reduci da tre sconfitte consecutive - ma, per fortuna, uno stop che non cambia granché la classifica. I capitolini restano in nona posizione. A questo punto, considerato che la sorte non sembra aver preso in simpatia la formazione capitolina e che qualche scommessa di inizio stagione non sta dando i risultati sperati, c'è da chiedersi se non sia il caso di intervenire in sede di mercato, cercando (ormai per regolamento o all'estero o tra gli italiani non tesserati) una soluzione per implementare una rosa che appare in difficoltà.