La vera impresa ritrovare l'armonia
Saràla prima della classe, stasera, a chiudere il turno inaugurale del ritorno. Gioca a Lecce, il Milan: ancora alle prese con qualche problema di organico, ma intanto recupera Nesta. Sollevato, Allegri, per la frenata imposta al Napoli da una bella Fiorentina, che ha difeso senza grandi affanni dopo avere giocato un eccellente primo tempo, i punti di vantaggio restano tre. Motivi di apprensione da San Siro, sul Bologna che non aveva preso gol nelle ultime quattro trasferte si abbatte la grandinata dell'Inter, Leo fa quattro su quattro, la vetta è a otto punti ma ci sono due partite da recuperare, Eto'o è uno spettacolo. Ha dovuto scalare di un posto, la Lazio, dopo il pomeriggio di pura follia vissuto contro il Lecce, figlio di troppo disinvolti festeggiamenti durante la pausa natalizia. Tuttavia resta privilegiata la sua posizione, chiaro che per mantenere accettabile distanza dalla capolista sarà indispensabile ritrovare la serenità e la lucidità, evitare ulteriori vacanze mentali. Dovrà tornare la felice condizione psicologica, insomma, che aveva consentito uno straordinario avvio di stagione, Reja recupera Lichtsteiner, ma perde Radu influenzato, pare che il sostituto possa essere Scaloni, che è ancora un elemento dell'organico laziale anche se pochi ne sono al corrente. All'Olimpico scende la Sampdoria, contro la quale i romani avevano perduto all'esordio, con molti rimpianti, dovrebbero augurarsi di trovare la stessa stranita formazione che, in imbarazzante difficoltà contro la Roma, si era poi giovata del suicidio giallorosso. Torna a casa sua Chicco Macheda, figlio del vivaio laziale, che Ferguson ha parcheggiato per sei mesi a Genova, garantendogli comunque un futuro all'Old Trafford. Lo applaudirà il tifo laziale, auspicando però che il baby il suo talento lo esprima in altre occasioni. Tormentata dal continuo fiorire di musi lunghi, la Roma tenterà di sfatare un impietoso tabù, su un campo che nella storia non le ha mai regalato un risultato pieno, il Manuzzi di Cesena. Dovrebbe ritrovare una maglia da titolare Francesco Totti, dopo la presa in giro di Genova che per altro il tecnico ha reiterato con le attestazioni di illimitata stima elargite nella conferenza stampa della vigilia. Dovrebbe rimanere in panchina Borriello, anche perché tre giorni dopo ci sarà il derby, e allora il diritto di mugugno viene trasferito d'autorità al napoletano, largamente il goleador più produttivo della fase ascendente. Si parlava, in un contesto televisivo, del possibile censimento della folta pattuglia degli scontenti, in realtà sarebbe molto più agevole enumerare i contenti, le dita di una mano bastano e avanzano. Si rivedrà Daniele De Rossi, in attesa di Pizarro, certo che se Capitan Futuro dovesse subire ulteriori oltraggi, per lui il mercato internazionale aprirebbe largo, e maestoso, ventaglio di scelte. Periodaccio da superare, ma sarà comunque impresa disperata recuperare l'armonia di uno spogliatoio che non ha nessuna voglia di stringersi attorno al suo allenatore, quasi certamente in partenza a fine stagione.