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Cambiasso

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Una squadra che ambisce allo scudetto, si dice, deve saper vincere anche quando gioca male. Alla nuova Inter di Leonardo mancano ancora qualità e brillantezza, ma non certo carattere e cinismo, elementi decisivi al «Massimino» di Catania dove i nerazzurri ribaltano l'esito di un match difficile grazie a una doppietta di Cambiasso e conquistano tre punti fondamentali nella rincorsa alle posizioni di vertice. La vittoria dell'Inter è importante per due motivi. Innanzitutto perché colta su un campo dove i nerazzurri hanno spesso faticato e qualche volta perso, come lo scorso marzo quando la sconfitta del «Massimino» mise a forte rischio il primato in classifica. E poi perché arriva in una giornata in cui le dirette concorrenti, dal Milan alle romane fino al Palermo, combinano inaspettati e graditi pasticci. Leonardo può sorridere, perché l'Inter era reduce da tre sconfitte esterne consecutive tra campionato e Champions League, e lontano da San Siro non vinceva addirittura dal 29 ottobre, quando fu una generosa papera del portiere genoano Eduardo a regalare i tre punti a Benitez. Ma soprattutto il brasiliano può esser felice per i progressi in classifica: con 29 punti e due partite da recuperare, i nerazzurri sono potenzialmente già in zona Champions. Alla rimonta scudetto, del resto, Leonardo ci crede e lo ha dichiarato più volte. Ora il brasiliano deve esser bravo a convincere i suoi giocatori, svagati e financo irritanti nei primi 70' della sfida di Catania. È impossibile spiegare come lo stesso undici (ad eccezione di Eto'o, schierato al posto di Pandev) che aveva annichilito il Napoli tre giorni prima, aggredendolo fin dall'inizio, non riesca a costruire un'occasione da rete fino al 24' della ripresa, quando Milito scalda finalmente i guanti di Andujar. E allora forse Leonardo, abile a motivare la squadra informandola delle contemporanee difficoltà del Milan e modificare in corsa l'assetto passando dal rombo all'antico 4-2-3-1 con l'inserimento di Pandev, deve ringraziare Gomez, bravo a fiondarsi sulla respinta di Castellazzi e portare in vantaggio il Catania al 26' della ripresa. Il gol sveglia l'Inter, trascinata dal condottiero Cambiasso, finalmente libero di lasciare la posizione di baluardo davanti alla difesa ed esprimere al meglio le capacità d'inserimento. Nel giro di cinque minuti, tra il 29' e il 34', El Cuchu ribalta l'esito della gara, prima sfruttando con il destro un geniale assist di Stankovic, poi colpendo di testa sul preciso cross di Maicon. «È stata una vittoria di carattere – ha commentato Leonardo – il Catania era ben disposto, Castellazzi è stato fondamentale: questi punti ci danno sicurezza ed entusiasmo». I giocatori del Catania, il tecnico Giampaolo e i tifosi siciliani (protagonisti a inizio gara di una pañolada per protestare contro i torti arbitrali subiti a Roma) recriminano per il risultato, ma Leonardo non è d'accordo: «Non abbiamo creato molto, ma nemmeno concesso. I tifosi rossoneri mi hanno insultato? Rispetto gli umori di tutti. E comunque dirò sempre grazie al Milan». Ora, però, bisogna pensare all'Inter e a una rimonta ancora possibile. A patto di giocare meglio.

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