Roma, una vendetta da rilancio
La vendetta è un piatto che va consumato freddo. E la Roma ha avuto tutto il tempo per far raffreddare la sconfitta che le costò lo scudetto nella scorsa stagione. Protagonista, nemmeno a dirlo, proprio la Samp che stavolta la aspetta a Marassi alle 12.30 senza i clamori e le attenzione del passato, ma con la stessa voglia di far punti e il solito Pazzini. Influenza permettendo, sarà ancora lui a guidare l'attacco dello spauracchio giallorosso e storica bestia nera di Ranieri che contro i blucerchiati non vince dal 1991. E parlando di bestie nere dei giallorossi, assieme al «Pazzo» lì davanti ci sarà anche il giovane talento del vivaio biancoceleste Macheda appena piovuto giù dal Manchester United. Ranieri ci riprova, dieci anni dopo, e con la stessa Roma campione d'Italia per diciassette minuti lo scorso anno, caduta sotto l'uno-due di un Pazzini salito suo malgrado sul podio dei giocatori più odiati dai tifosi romanisti. Stessa Roma a grandi linee, ma con un bel pezzo di romanità in meno: Francesco Totti si accomoderà in panchina per il nuovo e oculato turn-over testaccino. Contro la Samp tocca a lui star fuori, ma ci saranno Greco e De Rossi (tosse permettendo) a tener alto il livello di «romanità» in questa Roma. In attacco giocherà Vucinic lasciato in panchina col Catania ed entrato nel finale per risolvere la gara. Ranieri sa che ora gli deve concedere gli onori della maglia titolare. «È un giocatore maturo - spiega - l'anno scorso ha cominciato male, ma lui sa quanto credo in lui. Noi vorremmo sempre tutti al cento per cento, non parlo solo di Mirko. Vorremmo che non sbagliassero mai, vorremmo la Playstation, ma non è così ed è il bello e il difficile del calcio». Un calcio che si rinnova con vecchie sfide e rimette di nuovo i giallorossi davanti alla maledizione Samp. Ranieri cerca un lato positivo. «Potrebbe essere il nostro trampolino di lancio, veniamo da tre vittorie consecutive. Sembra strano, ma abbiamo fatto tre vittorie consecutive. Ogni tanto ricordiamocelo, diamo a Cesare quel che è di Cesare: ai ragazzi soprattutto. Giocheremo contro una Samp che in casa ha fatto molto bene. Noi andiamo lì con la consapevolezza della forza dell'avversario, rispettandolo, ma con la voglia di fare bottino pieno come è nella nostra filosofia». E per dar seguito alla sua filosofia Ranieri cercherà di non stravolgere la Roma. Detto di Totti in attacco giocherà la coppia Vucinic-Borriello, con Menez piazzato qualche metro più indietro. Il dubbio a centrocampo è legato alle condizioni di De Rossi che ha dato comunque la sua disponibilità: «Ha ancora qualche problema - ha detto Ranieri - dovuto all'influenza, tosse, strascichi, domani deciderò». In difesa c'è Cassetti non al top e solo questa mattina tecnico e giocatore scioglieranno la riserva: in alternativa pronto Burdisso che sembrerebbe altrimenti fuori dalla partita. Chiusura su un contratto, quello del rinnovo di Ranieri, che dopo i segnali delle settimane scorse è rimasto a lievitare nell'aria tesa di Trigoria. «I contratti ci sono o no contano poco - si smarca rapido Ranieri - io porto avanti il progetto che mi è stato affidato. Se poi il rinnovo arriva o meno, non mi cambia nulla. Io sto mettendo tutto per fare una Roma competitiva, la firma non mi fa essere più o meno sereno». Un successo a Marassi sì...