Auguri Lazio
Appuntamento a mezzonotte per il consueto brindisi a piazza della Libertà nel cuore del quartiere Prati, a due passi dal fiume Tevere. Cominciano come al solito dal luogo della fondazione i festeggiamenti per i 111 anni della Lazio, una delle polisportive più antiche e più grandi d'Europa. Quella mattina del nove gennaio il sottufficiale dei bersaglieri Luigi Bigiarelli e altri otto giovani diedero vita a un sogno che ancora permette a moltissimi giovani e non solo della Capitale e della nostra regione di praticare sport. Già, perché la Lazio non è solo la società di calcio, il club più antico della Capitale, ma anche 40 sezioni sportive e altre sette affiliate. Certo, il calcio in questi 111 anni ha dato lustro alla polisportiva ma ci sono atleti che hanno scritto pagine storiche per lo sport italiano come Nostini nella scherma, Carlo Pedersoli nel nuoto (più noto come l'attore Bud Spencer), Fausto Coppi nel ciclismo ma sono tantissimi gli uomini e le donne che hanno indossato la maglia biancoceleste. Ma nessun laziale può dimenticare il generale fascista Giorgio Vaccaro: alla sua figura si lega più di un aneddoto biancoceleste, il più celebre e determinante fu quando impedì nel 1927 la fusione della Lazio con tre altre squadre romane (Alba, Fortitudo e Roman) per fondare la A.S. Roma. Un eroe per i tifosi laziali e anche per quelli romanisti perché altrimenti il derby della Capitale non sarebbe mai esistito. Come detto i festeggiamenti cominceranno stasera con un'adunata spontanea di tifosi, simpatizzanti e amici della Lazio stasera a piazza della Libertà ma domani mattina alla 10.30, una delegazione dell'associazione biancoceleste deporrà una corona d'alloro al Sacello del Milite Ignoto presso l'Altare della Patria a Piazza Venezia. Infatti, per festeggiare il suo compleanno, la polisportiva Lazio non poteva prescindere dalla celebrazione più solenne dei 150 anni dell'Unificazione d'Italia, nel ricordo incancellabile dei propri numerosi dirigenti, tecnici e atleti che immolarono la loro giovane esistenza nel nome dell'Italia nel corso dei conflitti mondiali del XX Secolo. La delegazione, guidata dal presidente generale onorario, prof. Emmanuele Emanuele, e dal presidente generale, Antonio Buccioni, sarà composta dai membri del comitato di presidenza del sodalizio, dai presidenti delle 41 sezioni sportive e delle 7 attività associate facenti capo alla Lazio e da alcuni familiari dei caduti (anche Alemanno sarà presente alla solenne celebrazione). Poi alle 15 è in programma Lazio-Lecce, previsti almeno 30.000 spettatori e, oltre allo splendido volo dell'aquila Olympia sempre più simbolo di riferimento della gente laziale, è prevista una sorpresa staordinaria. Due paracadutisti della sezione biancoceleste (uno sarà Lino della Corte) atterreranno al centro del campo. Si attende l'ok definitivo dalla Questura ma già oggi è prevista una prova per i due atleti che si lanceranno da sopra l'Olimpico. Un'attrazione in più, come avvenne il 9 gennaio del Duemila in occasione del centenario. Intanto cresce l'attesa per la nascita del museo della polisportiva che dovrebbe nascere tra qualche mese anche grazie all'interessamento del Delegato allo sport Alessandro Cochi. Ma il progetto più affascinante è quello della cittadella dello sport perché sono ormai decenni che si avverte la necessità di un tempio comune, di un luogo dove tutte le sezioni possano avere strutture idonee a far praticare lo sport ai propri tesserati. Il 2010 ha portato Olympia, si spera che quest'anno regali a tutti i romani che hanno a cuore la Lazio, un luogo dove poter tramandare ancora di più ai giovani i valori morali della lazialità.