Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La Befana porta in regalo il campionato

default_image

  • a
  • a
  • a

L'Epifaniaporta in dono la ripresa del campionato, aperitivo per Juventus e Parma, ammazzacaffè per Inter e Napoli. Prendono coraggio, i segugi in caccia della capolista, dai grossi guai del Milan, che si è liberato di Ronaldinho ma va ad affrontare i vecchi amici di Allegri, a Cagliari, senza Ibra, Boateng, Pirlo, Flamini e anche Nesta. Non ha problemi di organico il Napoli, che però deve guardarsi dalle ambizioni di riscossa della nuova Inter di Leonardo, atteso con curiosità pari alla umana simpatia per un personaggio intelligente e civile come pochi. Al Sant'Elia e a San Siro le due partite nobilitate dal più alto punteggio complessivo, seguite a ruota dalla trasferta della Lazio a Marassi. Altro incrocio singolare, non ci sarà lo squalificato Reja sulla panchina romana, sull'altra invece Ballardini dovrà guardarsi dai troppi malumori lasciati in seno all'organico laziale. Poco disposti all'affetto soprattutto quei giocatori particolarmente offesi, Ledesma su tutti, dall'esasperato aziendalismo del tecnico romagnolo. La Lazio è uscita vittoriosa, a Reggio Calabria due anni fa, dall'ultima trasferta dopo le festività, un buon auspicio per l'impegno odierno, che potrà affrontare forte di un organico al gran completo, stavolta precedenza all'avvelenato Ledesma su Matuzalem, torna il prezioso filtro di Brocchi. Non sorride invece alla Roma la tradizione, il suo ultimo successo all'Olimpico dopo la sosta risale a otto anni fa, battuto il Torino con un grandissimo gol di Totti, che oggi ritrova contro il Catania una maglia da titolare. Ranieri ha fatto piazza pultita di sussurri e voci interessati, non si compra niente, dopo Baptista e Okaka indispensabili altre uscite. Oggi faranno panchina altri due pezzi da novanta come Vucinic e Burdisso, stessa sorte per De Rossi che però è appena guarito dal febbrone. Centrocampo orfano dunque dei suoi campioni più illustri, continuano a non pervenire notizie su Perrotta, una volta insostituibile, rimarrà ai margini anche Taddei, Pizarro se ne sta in Cile a ritrovare energie e serenità. Ci si arrangia, tanto per cambiare.

Dai blog