Esami di riparazione

Anno nuovo, vita nuova. Ma soprattutto aria nuova. Quella che tornerà a respirare Ronaldinho ormai a un passo dal passaggio al Flamengo (lo avrebbe preferito al Gremio perché ha appena acquistato una casa pazzesca a Rio) dopo il via libera del Milan. L'arrivo di Cassano in casa rossonera è stato il primo colpo di questa finestra di mercato che si apre domani e si chiuderà a fine mese. Colpo arrivato sulla scia della diatriba tra il barese e il presidente Garrone che lo ha letteralmente «cacciato» dalla Samp. Tutti più sereni quindi in casa Milan, con Ibra che ieri da Abu Dhabi ha alzato il tiro delle sue ambizioni - «Voglio vincere tutto» - lodando Cassano - «È fortissimo e non faticherà ad inserirsi» - e salutando l'amico Dinho verso l'addio. Ventata d'ottimismo anche in casa Inter dove l'arrivo di Leonardo sembra esser già stato metabolizzato dalla piazza nerazzurra: complice anche la volontà di mettere alle spalle la bruttissima parentesi Benitez. L'ottimismo del nuovo tecnico è stato sugellato poi dall'arrivo del difensore che mancava. L'Inter ha preso il giovane Ranocchia dal Genoa rinforzando quello che era probabilmente il reparto più in difficoltà dopo l'infortunio di Samuel. Derby tra le milanesi per Luca Toni. L'attaccante campione del mondo farebbe gola a entrambe e al Genoa ci sarebbe Floro Flroes pronto a sostituirlo. La Juve lavora a fari spenti ma c'è in piedi un'operazione che potrebbe portare alla partenza di uno tra Amauri o Sissoko: in attacco potrebbe arriva il giovane talento uscito dal vivaio laziale Macheda. La cosa certa è che il calciatore lascerà l'Inghilterra per giocare i prossimi sei mesi in prestito in Italia: ma su di lui ci sono anche Lazio, Parma e Fiorentina. «Cercheremo ora di individuare la squadra giusta per Federico senza fare classifiche» ha detto Giuseppe Bonetto, uno degli agenti della giovane punta. La Capitale per il momento resta a guardare, ma è evidente che qualcosa Lazio e Roma proveranno a fare. I biancocelesti sembrano a un passo da Santa Cruz dal Manchester City. L'attaccante è già d'accordo con Lotito sull'ingaggio ma non c'è ancora l'intesa definitiva con i due club. I rapporti sono comunque buoni dopo l'affare Kolarov: si può fare nei prossimi giorni. A sinistra, invece, Reja si interroga sulla tenuta dello spagnolo Garrido e allora ecco il brasiliano Fabio Santos e l'argentino Pinola del Norimberga. Anche in questo caso dovrebbe esserci novità nelle prossime due settimane. Più difficile la situazione della Roma. I giallorossi impelagati nei noti problemi societari, lavoreranno soprattutto in uscita per alleggerire un monte ingaggi che potrebbe essere una delle prerogative per far gole ai nuovi acquirenti. Aspettano novità da Unicredit, un primo colpo in uscita arriva con la cessione di Baptista al Malaga: operazione che libererà i giallorosi da un ingaggio pesante (7.5 milioni complessivi per i due anni che restavano premi compresi) e mette in cassa 2.5 mlioni ricevuti dagli spagnoli. Ed è solo il primo passo, perché Unciredit è stata chiara con l'attuale dirigenza e vuole alleggerire ancora: in rampa di lancio Cicinho, Antunes, Loria e anche Doni sul quale però Ranieri adesso sembra aver messo un veto grazie anche agli attestati di stima dei compagni. C'è poi da risolvere la questione Adriano che la banca vorrebbe mandar via ma la Sensi, dopo le esternazioni pubbliche, non vuole mollare: e nell'incertezza, non a caso, i giallorossi non hanno più fatto partire il giovane Okaka. Quindi bisognerà affrontare il discorso rinnovi: Mexes in cima alla lista, ma anche qui il francese vuole capire cosa succederà al club per decidere. Unica operazione in entrata quella legata all'esterno Behrami. L'ex laziale, che avrebbe già trovato una casa all'Eur, piace molto a Ranieri e potrebbe risolvere non pocchi problemi alla Roma. Anche qui la banca frena, ma il giocatore ha dato tempo al club giallorosso fino al dieci gennaio, poi si riterrà libero.