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Roma, i dieci comandamenti

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Totti (S) e Ranieri (D)

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La svolta è dietro l'angolo. Entro i primi tre mesi del 2011 la Roma conoscerà il suo futuro: la procedura di vendita della società è entrata nella fase decisiva. A fine gennaio l'advisor Rothschild riceverà e presenterà a Unicredit le offerte vincolanti per l'acquisto del club. Tra i cinque soggetti che hanno avuto accesso alla due diligence, almeno due presenteranno una proposta: il gruppo americano rappresentato dallo studio legale Tonucci, che mantiene il massimo riserbo sui componenti della cordata, e l'imprenditore romano Giampaolo Angelucci. Il concorrente targato Usa ha accumulato un discreto vantaggio nelle ultime settimane e conta di formulare un'offerta entro le prime tre settimane di gennaio. Ma prima di muovere il passo decisivo, gli americani e lo stesso Angelucci stanno ultimando l'analisi ai «raggi x» della Roma. Comprare e progettare il futuro a breve termine del club giallorosso è un'impresa non facile. Proviamo a spiegare perché in dieci punti. Fair play La Roma, insieme a Milan e Inter, attualmente non ha una gestione compatibile con i parametri dettati dall'Uefa di Platini che entreranno in vigore dal 2012, con controlli preventivi nei prossimi due anni. Il pareggio di bilancio diventerà obbligatorio dal 2018: in sostanza i costi non potranno superare i ricavi. Vietati anche i debiti arretrati verso club, dirigenti ed erario. Altrimenti addio coppe.   Stadio Per allinearsi al fair play finanziario senza tagliare gli investimenti sulla squadra c'è un'unica strada: aumentare i ricavi. Come? La costruzione di uno stadio di proprietà diventa essenziale. Ma se per la Juve è già una realtà, a Roma l'iter va iniziato da capo, compresa la scelta del terreno. Ci vorranno anni e soltanto l'assegnazione delle Olimpiadi 2020 può dare una spinta.   Bilancio L'ultimo bilancio consolidato al 30 giugno 2010 è stato chiuso con 21,9 milioni di perdita rispetto al «rosso» di 1,3 milioni dell'anno precedente. Le previsioni sono allarmanti: la perdita nel prossimo esercizio potrebbe raggiungere quota 40 milioni. Questo significa che chi acquista il club dovrà subito mettere mano al portafogli e ricapitalizzare. Opa Acquistata la quota di maggioranza, il nuovo proprietario dovrà obbligatoriamente lanciare un'Opa in Borsa: attualmente il 34,41% della società è in mano ai piccoli azionisti. Monte ingaggi La crisi finanziaria è dovuta in gran parte all'aumento dei costi, saliti a 142,7 milioni. Gli stipendi dei tesserati hanno superato gli 80 milioni di euro: urge un taglio netto, obiettivo primario già nell'attuale finestra di calciomercato.   Merchandising I ricavi del club giallorosso sono scesi a 118 milioni di euro e l'incidenza del merchandising è minima. Il ramo d'azienda del marchio, «conferito» dai Sensi in una società esterna, tornerà «dentro» la Roma. Ma c'è bisogno di rivuoluzionare le strategie. E per farlo si potrebbe scegliere un nuovo sponsor tecnico più diffuso (Nike o Adidas) per esportare il marchio in tutto il mondo: ma la Roma si è legata alla Kappa con un contratto fino al 2017 e per rescinderlo bisogna pagare penali salatissime. Trigoria Anche il centro sportivo farà parte del «pacchetto» acquistato dal nuovo proprietario, che erediterà però anche il contratto di leasing: per altri dieci anni va versato l'affitto, con un canone di 3,7 milioni annui.   Spettatori Sulla flessione dei ricavi incide il calo degli spettatori. La Roma è la squadra che ha perso più tifosi sugli spalti rispetto alla passata stagione: nei primi tre mesi si registra un decremento del 24%, la media dei presenti è scesa da 40.975 a 31.144 mentre gli abbonati sono appena 18.889 contro i 24.861 dell'anno scorso. I ricavi dal botteghino nell'ultimo bilancio ammontavano ad appena 23,8 milioni.   Allenatore Il nuovo proprietario della Roma dovrà iniziare la programmazione tecnica con la scelta dell'allenatore: Ranieri aspetta il rinnovo ma sembra più probabile un cambio di guardia. Contratti Vanno subito blindati giocatori che la Roma rischia di perdere a parametro zeor: Mexes è in scadenza, De Rossi, Menez e Riise ci andranno l'anno prossimo.  

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