Enigma Santa Cruz

Sembra un déjà vu. La Lazio che è sul punto di annunciare l'ingaggio di Santa Cruz e poi, all'improvviso, qualcosa che fa saltare un affare che sembrava concluso. Ma se l'estate scorsa fu la sponda biancoceleste a raffreddarsi, stavolta la frenata è arrivata dall'attaccante paraguiano, che dalle vacanze natalizie nel suo Paese ha smentito che il suo arrivo a Formello sia ormai cosa fatta. Santa Cruz ha dichiarato che non accetterebbe di lasciare Manchester in prestito per sei mesi. Motivo ufficiale la volontà di non turbare eccessivamente la tranquillità della sua famiglia, che in Inghilterra si è ambientata bene. Ovvio che le parole dell'attaccante - che per muoversi chiede un contratto di almento due anni e mezzo - nascondano anche qualcos'altro. La volontà, cioè, di ottenere da Lotito la quasi certezza di venire riscattato a giugno. Una posizione che, sebbene ufficialmente apprezzata dal presidente della Lazio - «è una cosa giusta, anche la nostra società cerca la politica della fidelizzazione», ha detto ieri a Radio Kiss Kiss - sta in realtà spingendo l'entourage di Formello a fare più di una considerazione sull'opportunità di condurre in porto la trattativa. Santa Cruz per la Lazio sarebbe una scommessa. Non ai livelli di Adriano per la Roma, ma il fatto che negli ultimi due anni il paraguiano abbia visto il campo con il contagocce desta qualche perplessità. A scoraggiare c'è anche il precedente Garrido. Il terzino spagnolo, prelevato sempre dal City, era reduce da una lunga inattività prima dell'arrivo a Roma e per il momento si è rivelato un flop. Nel caso di Santa Cruz, i motivi dell'assenza dal campo sono di ordine tecnico e non fisico, ma ciò non vuol dire che l'attaccante non debba ritrovare gradualmente la forma migliore. Le incognite sono tante, compreso il rischio di rompere l'equilibrio faticosamente raggiunto dallo spogliatoio biancoceleste. La formula del prestito con diritto di riscatto sarebbe stata il paracadute ideale per una società che tuttora fa i conti con alcuni contratti di cui fa fatica a liberarsi. In questo momento la diplomazia è in azione su un tavolo a tre tra Lazio, ManCity e procuratore del giocatore. Se quest'ultimo dovesse accettare la formula del prestito, anche le due società supererebbero le ultime distanze sui dettagli economici (si parla di poche centinaia di migliaia di euro). Altrimenti tutto salta e si cerca un'altra punta. Con Kozak che è a un passo dal Crotone ma non sarà ceduto fino alla conclusione di un affare in entrata.