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Ranieri: nel 2011 sarà grande Roma

Claudio Ranieri

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Bilanci, ricordi, gioie e dolori dell'anno che sta per finire. Auguri, progetti e prospettive per i 365 giorni in arrivo. Claudio Ranieri, nello speciale «Un anno di Roma» su Mediaset Premium, ha riavvolto il nastro del 2010 e dichiarato le speranze per il 2011. Le memorie ranieriane partono dall'arrivo di Toni e dalla vittoria sulla Juve. «Con Luca - ha raccontato Ranieri - non siamo più stati Totti-dipendenti. Vincere a Torino, poi, ci ha dato la consapevolezza di essere una grande squadra. E per me non è stata affatto una rivincita». I ricordi continuano a scorrere. Fermata successiva: la rimonta. «Avevamo capito che l'Inter stava perdendo colpi e che potevamo dargli fastidio. Il successo nello scontro diretto all'Olimpico ci ha permesso di regalare una felicità immensa al nostro popolo». Una felicità simile solo a quella dei derby vinti. «Rispetto ad altri, essendo romano, mi ritengo avvantaggiato nel preparare e vivere le sfide con la Lazio. I ragazzi, dal canto loro, sono stati bravi a sfruttare questo vantaggio». Il fotogramma successivo è quello da coltellata nel cuore: quel maledetto Roma-Samp. Ranieri, però, ha una sua idea a riguardo: «Lo scudetto non lo abbiamo perso lì, ma a Napoli e soprattutto con il Livorno». Seguono l'orgoglio di Parma, le «grandi feste d'appartenenza» contro Cagliari e Chievo e il mercato che ha dato alla Roma «una rosa ancora all'altezza».  Il film del 2010 giallorosso prosegue. «La falsa partenza nella stagione in corso? Colpa un po' di tutti. Brescia è stata uno snodo fondamentale, la vittoria sull'Inter ci ha fatto fare il pieno di autostima. Basilea, il derby e la rimonta con il Bayern sono state le gare della svolta definitiva». Chiusura con auguri e un pensierino per il 2011. «La Roma ha tutto per fare meglio del 2010». L'anno nuovo inizierà con l'amichevole del 2 gennaio con l'Atletico Roma al Flaminio (biglietti in vendita dal 28) e con una finestra di mercato che si preannuncia movimentata. Senza dubbio in uscita e, se l'opera di sfoltimento darà i frutti sperati, forse anche in entrata con uno tra Behrami o Sculli.

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