Zarate punta in alto
Lo sa Reja, lo riconosce Lotito, ne sono convinti i tifosi biancocelesti: la posizione finale di classifica dipende da Mauro Zarate, classe 1987. Per carità, conta il gruppo, sono fondamentali gli equilibri dello spogliatoio, i gol di Floccari e Rocchi ma, solo se l'argentino accenderà la luce, la Lazio potrà restare in alto e puntare a traguardi che all'inizio della stagione sembravano solo utopia. Anche Hernanes sarà decisivo per la crescita biancoceleste ma il brasiliano ha già dimostrato quella continuità di rendimento che invece è mancata a Maurito. Così si spiega il rapporto contrastato con Reja che cerca di stimolare il talento argentino a fare sempre di più nel rispetto dello spirito di squadra. Già, perché l'anno passato di questi tempi a forza di seguire i consigli di Ballardini, il giovane ventitreenne di Haedo era andato in confusione. Alla fine della stagione 2009-2010, quella che doveva segnare la definitiva consacrazione, solo tre reti e la sensazione che non tutti fossero più convinti dei 24 milioni spesi tra prestito e acquisto del cartellino. L'arrivo di Reja a febbraio, la paura della retrocessione avevano spinto il tecnico goriziano a puntare sull'esperienza di Rocchi. Dal ritiro estivo però è partita l'operazione recupero perché anche Reja è consapevole che Zarate ti fa vincere le partite altri danno un contributo importante senza arrivare ai livelli di eccellenza di Maurito. E, dopo qualche screzio iniziale, Zarate ha conquistato il posto fisso seppure con la spiacevole abitudine di essere sempre il primo sostituito a partita in corso. E non è un caso se domenica scorsa quando il quarto uomo ha alzato la lavagnetta luminosa col suo nome, l'Olimpico è insorto facendo arrabbiare Reja. I tifosi lo vogliono sempre in campo, con i suoi limiti e suoi difetti che spesso fanno arrabbiare compagni e anche quelli che lo guardano, ma diverso da così sarebbe uno normale e non Zarate. Nella crescita degli ultimi mesi ha sicuramente contribuito un rapporto sentimentale stabile. Da otto mesi è fidanzato con la modella argentina Natalie Weber. Ora è in vacanza in Argentina, la famiglia prima di tutto da dove ha rilasciato un'intervista che ha lasciato allibite le sue fans laziali: «Sono metrosessuale, uso creme, ho molti profumi e diversi tatuaggi, mi depilo in tutto il corpo e faccio anche la ceretta. Natalie? Quando finì sulla copertina di Playboy mi diede molto fastidio ma è una cosa che fa parte del suo lavoro». Tant'è, a parte queste notizie personali quello che conta è quanto riuscirà a fare Zarate in campo: la Lazio è nelle sue mani e lui sogna la Champions e una maglia dell'amatissima nazionale argentina.