Ora i veterani
Quando c'è stato bisogno di caricarsi la Lazio sulle spalle e di salvarla, loro ci sono stati. Tommaso Rocchi e Cristian Ledesma, due degli artefici della svolta di Norcia, si riprendono il posto da titolare dopo un periodo in naftalina per opposti motivi. Un po' più lunga l'assenza del capitano che ha giocato solo 26 minuti nelle ultime sei gare ed è diventato solo un'alternativa a Floccari. Meno spiegabile la parabola del regista italo-argentino che, nel momento migliore dopo aver vestito la maglia azzurra, si è ritrovato ai margini senza apparenti spiegazioni. Ma stavolta, contro l'Udinese in una sfida da mezzogiorno di fuoco dopo il ko di Torino, tocca a loro rianimare la banda di Reja reduce da una brutta botta allo stomaco per colpa del gollonzo di Krasic. Ma partiamo da Rocchi, 94 reti con la maglia della Lazio, rimasto in disparte dopo un'ottima partenza. La nuova ascesa di Zarate lo ha relegato a un ruolo da comprimario tanto che Reja, forse con qualche responsabilità, gli ha regalato solo spezzoni finali delle partite quasi fosse un giovane della primavera. Per carità, Floccari si è fatto largo a forza di gol, ma il promettente inizio del capitano (rete spettacolare col Bologna) meritava maggiore attenzione. Il primo tempo del derby, giocato male come tutta la squadra, è stata l'ultima vera occasione prima di quella di domenica contro l'Udinese che tra l'altro è una delle sue vittime preferite in campionato (sei gol). L'infortunio di Floccari riapre a Rocchi le porte della prima squadra dall'inizio e l'attaccante spera di coglierla al volo per rilanciare la sua candidatura, anche perché non vuole lasciare la Lazio per nessuna ragione. Per Ledesma, invece, è stata decisiva la squalifica di Brocchi. E finalmente si può riunire la coppia più amata da Delio Rossi, quella con Matuzalem. Vale a dire, il perfetto mix di una cerniera centrale dove c'è classe, tecnica ma anche forza e intelligenza tattica. Reja non li vede insieme in campo ma loro vogliono convincere il tecnico a puntare su questo tandem anche per il futuro e non solo per l'assenza forzata di Brocchi. L'italo-argentino c'è rimasto male per le ultime esclusioni, non se l'aspettava ma non si abbatte ed è pronto a lottare per sovvertire le nuove gerarchie dell'allenatore. Certo, dopo tutte le angustie della passata stagione, pensava di essere tornato alla normalità. Anzi, si era ripreso la Lazio, il rinnovo fino al 2015, il gol di Firenze con quell'esultanza da aquila che aveva messo un mattone sopra le incomprensioni del passato, la convocazione con l'Italia a lungo inseguita, poi al ritorno uno scenario stravolto non si sa bene da cosa. Tant'è, gli otto minuti finali di Torino hanno lasciato il segno, si è infuriato Ledesma, ma sempre nel rispetto dei ruoli. Ora l'Udinese a cui tra l'altro due anni fa aveva segnato un bellissimo gol (il 3-3 finale, dopo una strepitosa rimonta), per riprendersi quel ruolo di leader dello spogliatoio che l'ultime esclusioni non avevano comunque messo in discussione. Stavolta, più per necessità che per scelta, Reja scommette sui veterani.