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Matteo De Santis MILANO Adesso fa meno freddo.

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Questomezzo miracolo a Milano è il miglior regalo di Natale possibile per Claudio Ranieri. Il pacchetto, preparato da Menez, confezionato da Babbo Natale Abate e scartato cinicamente dall'ex Borriello, vale la prima vittoria in trasferta in campionato, il quinto posto e tre punti che possono cambiare totalmente il cammino di una stagione. «Mi è piaciuto lo spirito di squadra», gongola Ranieri con un sorriso che dice più di ogni parola. «Con questo atteggiamento possiamo davvero andare lontano». Tradotto dai fatti di ieri sera: «Siamo stati compatti, bravi a soffrire e a chiuderci nel primo tempo e a ripartire e a colpire il Milan nella sorpresa». Una vittoria costruita soprattutto sulla difesa. «Devo elogiare tutta la nostra retroguardia, ma voglio fare una menzione particolare per Doni, che nel primo tempo è stato bravo a salvare a su Ibrahimovic». E forse anche con le scelte, parecchio impopolari, all'inizio: «Sono pagato per scegliere e prendermi certe responsabilità. Adriano mi è piaciuto. Il suo impiego dal primo minuto è stata una decisione tecnica. Avevo bisogno di due punte che attaccassero gli spazi. Io non vado dietro a tutte le chiacchiere su di lui, per me resta a Roma. Totti? L'ho fatto riscaldare, ma aveva dei problemi ai gemelli e ho preferito inserire Okaka. Capirà le esigenze della squadra, lui è un campione anche in questo». La partita è girata, secondo Ranieri, in un preciso momento. «Pirlo ci stava mettendo in grande difficoltà, il suo infortunio ci ha dato una grossa mano». E a chi gli fa notare la stranezza di una vittoria con un solo tiro in porta, il tecnico di San Saba risponde senza pensarci: «Anche il Milan non ha fatto tanti tiri». Capitolo singoli: «Menez quando va sulla fascia crea sempre qualcosa. Deve essere meno cattivo con se stesso e più sereno. È sempre in grado di creare di risolvere la partita». Altri elogi per la difesa, per il ripescato Doni e per Burdisso smistato a destra e per l'eroe, non più mascherato Borriello: «Menez è stato bravo, ma Marco è sempre al posto giusto nel momento giusto». La classifica, senza alcuni sprechi, poteva essere ancora migliore: «I nostri rimpianti sono i quattro punti lasciati per strada con Bologna e Chievo. Non ci pensiamo più, noi dobbiamo solo pensare a proseguire così». Mercato: «Non mi aspetto regali, abbiamo già una grande rosa». Concetto ribadito da Montali. «Questa partita può aver cambiato qualcosa sul mercato. Ma qualcuno che merita più spazio può partire a gennaio». Pradè preferisce parlare d'altro: «Questo successo cambia la nostra stagione». Allegri mastica amaro: fuga di Natale fallita. «Abbiamo sbagliato il secondo tempo. Ibra ha sbagliato troppe occasione, Robinho si è defilato parecchio. Spero che nel 2011 riusciremo a fare quello che abbiamo fatto nel 2010».

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