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Moratti: «Guai a non vincere il Mondiale»

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RafaBenitez lo sapeva, alla vigilia: il Mondiale per club era l'ultima possibilità per riconquistare la fiducia di Moratti. Quello che non poteva prevedere, invece, erano i nomi delle avversarie da battere: prima il Seongnam campione d'Asia, ora il Mazembe capace di eliminare prima i messicani del Pachuca, poi lo spauracchio Internacional. Ecco spiegato il buon umore mostrato ieri da Benitez, per nulla preoccupato dall'infortunio di Wesley Sneijder (stiramento di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra, l'olandese rimarrà fuori almeno un mese) e convinto di poter recuperare Maicon per la finale di domani. I congolesi non fanno paura al tecnico spagnolo e neppure alle agenzie di scommesse: il passo falso dell'Inter è pagato almeno cinque volte la posta. Felice anche Moratti, che per la prima volta negli ultimi tre mesi ha elogiato il tecnico spagnolo: «Nell'ultimo periodo abbiamo fatto male - ha dichiarato il presidente - e non potevo essere soddisfatto. Per questo la partita contro il Seongnam era delicata: Benitez ha fatto un ottimo lavoro, risolvendo con serietà, calma ed esperienza una situazione oggettivamente non semplice». Un primo passo verso la fiducia. Domani l'inatteso test definitivo contro il Mazembe (ore 18 in diretta su Mediaset Premium, l'arbitro sarà il giapponese Nishimura). Per la prima volta la finale intercontinentale non sarà Europa-Sudamerica, Moratti ci tiene e non vuole cali di concentrazione: «Non sarà facile, una finale è sempre una finale. Pensiamo a vincere, il resto conta poco. In questo torneo l'importante non è partecipare: guai a non vincerlo».

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