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Uomini d'oro

Zlatan Ibrahimovic

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L'uomo della provvidenza, o l'uomo d'oro. Chiamatelo come volete, ma se Ibrahimovic ha vinto sempre lo scudetto in tutte le squadre nelle quali ha giocato da quando fa il professionista, un motivo ci sarà. Sì, il suo procuratore Mino Raiola sarà pure un asso della trattativa, ma il successo di Ibrahimovic non è un caso. Otto i titoli al suo attivo (compreso quello vinto con la Juve ma poi revocato da Calciopoli), trofei che lo svedese ha iniziato a collezionare dai tempi dell'Ajax (2), passando poi per Torino, per Milano sponda Inter (3) e finendo in Spagna dove, nell'anno forse peggiore dell'ultimo lustro del Barça, ha comunque conquistato la Liga. Poi il rientro in Italia nella sponda rossonera di Milano al servizio di Allegri. E anche qui è, almeno al momento, sulla buona strada per non interrompere la sua striscia positiva iniziata del 2001 in Olanda. Forza esplosiva, carattere e tanta classe, oltre a una facilità di palleggio impensabile per un «giuggiolone» che sfiora i due metri, ne hanno fatto l'uomo in grado di spostare i valori in campo di un campionato. Eppoi tiro in porta, colpo di testa e capacità di servire assist impensabili per i compagni in qualsiasi parte del campo. Insomma, Ibra è un giocatore completo, l'esempio perfetto del calciatore moderno: anzi dell'attaccante visti i numeri di un Barcellona formato «small» che ha stravolto questa teoria. A conti fatti non sarà un dispiacere per Galliani & Co. versare i 24 milioni del riscatto obbligatorio del suo prestito ai blaugrana a fine stagione. Anche meno è costato l'uomo d'oro della Juventus. Il serbo Krasic (15 milioni lo scorso 21 agosto), entrato in punta di piedi nel campionato italiano, ma divenuto nel corso delle giornate una forza dirompente di questa Juve in piena fase di recupero. Anche qui grinta, capacità di far diventare oro ciò che tocca e una spinta sulla fascia destra del campo che sta facendo la differenza (Lazio docet). Con lui e il ritorno in grande stile dell'ex giallorosso Aquilani, la Vecchia Signora si è sottoposta al maquillage che l'ha ringiovanita di un secolo e lanciata all'inseguimento del Milan capolista. Aspettando il colpo finale: il probabile arrivo di Cassano. Il futuro legale del barese si deciderà molto probabilmente oggi, ma a Torino è già tempo che ci pensano e lavorano su. Fantantonio potrebbe tornare a fare la differenza, sposterebbe non di poco i valori in campo, decreterebbe ufficialmente l'anti-Milan ed entrerebbe di diritto nella schiera degli uomini d'oro.

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