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Saldi di gennaio

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Adriano

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Vendere. È la parola chiave del gennaio romanista. All'inizio del nuovo anno dovrebbe consumarsi il passaggio di proprietà mentre gli attuali dirigenti staranno ultimando il mercato di riparazione che avrà come unico obiettivo le cessioni. Almeno su questo aspetto Ranieri può stare tranquillo: a gennaio non verrà sacrificato nessun «big». Vucinic, un nome non a caso, per ora non si muove. La strategia sarà «conservativa» dell'attuale valore tecnico, in attesa del nuovo proprietario. Questa linea è stata confermata la scorsa settimana dal vice-ceo di Unicredit Paolo Fiorentino che ha ricevuto nei suoi uffici Rosella Sensi, la dirigenza della Roma al completo e il consigliere Pippo Marra. Per adesso non cambia nulla: gli stipendi ai tesserati vengono pagati a cadenza trimestrale, gli obiettivi di mercato restano quelli non raggiunti la scorsa estate - quindi sfoltire la rosa e ridurre il monte ingaggi - i rinnovi sono bloccati per tutti. Da Ranieri ai dirigenti in scadenza fino a Mexes e Perrotta, nonostante la Sensi avesse chiesto di poter intervenire su alcuni contratti. Se ne occuperà la futura proprietà, ormai alle porte nonostante i problemi non manchino: Unicredit e Rothschild stanno valutando di spostare a gennaio la deadline per la presentazione delle offerte non vincolanti inizialmente fissata al 15 dicembre, per consentire agli acquirenti di studiare meglio la due diligence. Angelucci e un gruppo di investitori americani lo stanno facendo e si preparano alla mossa decisiva. Nel frattempo la Roma di oggi penserà al mercato, cercando di sistemare gli elementi in esubero che pesano maledettamente sul bilancio. I soliti noti: Baptista, Doni, Loria e Antunes, più la «new entry» Adriano, pronto a fare il viaggio inverso in Brasile. Può partire anche uno tra Rosi e Cicinho (più facile il primo), il destino di Okaka (lo vuole il Bari) è legato a quello di Baptista e Adriano. Attorno a quest'ultimo - assente ieri all'allenamento per una ricaduta dell'influenza - c'è tanto movimento. Il Palmeiras è pronto ad accollarsi la metà dello stipendio, la Roma vorrebbe invece liberarsene totalmente: Corinthians e Flamengo sembrano le uniche due società con cui imbastire un discorso costruttivo. Intanto il Malaga è in forte pressing su Baptista. Se il brasiliano accetta, la Roma lo accompagnerà alla porta. Doni piace in Inghilterra (Aston Villa e non solo), Loria può trovare una squadra in serie B, Antunes in Portogallo. Venderli tutti consentirebbe alla Roma di alleggerire il monte stipendi di oltre 15 milioni di euro. Il modo migliore per contribuire al cambio di proprietà che si è incagliato proprio sui conti in «rosso» del club.

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