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Massimo Moratti è infuriato.

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«Misento tradito - ha spiegato Moratti - ma non voglio creare problemi alla squadra in vista del Mondiale per club. Dobbiamo tornare a girare come un orologio perfetto e dobbiamo farlo in fretta: ad Abu Dhabi bisogna assolutamente vincere, non ci sono alibi». Come dire: per ora Benitez non si tocca, il Mondiale è troppo vicino per pensare a rivoluzioni tecniche. Ma la panchina del tecnico spagnolo è tutt'altro che salda. «Ai giocatori - ha proseguito Moratti - servirebbe un supporto psicologico. Benitez deve trovare energie e soluzioni per raddrizzare l'andamento della stagione». Parole durissime, che rimarcano ancora una volta la frattura esistente tra presidente e allenatore, già vicino all'esonero due settimane fa dopo la sconfitta di Verona. Benitez ha salvato la panchina passando il turno in Champions League, ma non ha riconquistato la fiducia di Moratti. Il presidente continua a non gradire le richieste di mercato e le lamentele sugli infortunati (intanto Milito, Julio Cesar, Chivu, Lucio e Maicon sono quasi pronti). E così alla vigilia della partenza per Abu Dhabi, Benitez vive una situazione particolare: neppure una vittoria al Mondiale potrebbe salvare la panchina dello spagnolo. Come assicurano anche i bookmakers inglesi: l'esonero è pagato soltanto 1,50, la conferma sino a fine stagione addirittura 2,50. Dan. Pal.

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