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La retromarcia

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.I giocatori di serie A rinunciano allo sciopero contestato dai tifosi di tutta Italia e la trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro è in dirittura d'arrivo. Oggi l'annuncio ufficiale dopo che Campana avrà sentito la base del sindacato sulla riunione fiume di ieri, domani possibile, sempre in federazione, la firma dell'intesa di fatto trovata a via Allegri. Quasi otto ore intorno al tavolo della Figc, Lega da una parte, Assocalciatori dall'altra per certificare l'intesa sui primi sei punti e la «morte» dell'ottavo nonostante le pressioni dei club. Rimane il settimo punto a rendere calda la vicenda ma intanto il segnale dell'Aic di evitare la vergogna dello sciopero in un un momento di crisi economica globale è già un buon punto di ripartenza. E su questo argomento c'è stato anche un parziale passo indietro della Lega che di fatto ha accettato di riscrivere la vecchia formula del contratto aspettando però che nei prossimi mesi la Figc chiarisca il confine tra mobbing e normale divisione degli allenamenti per gestire rose ormai diventate extralarge. Si discute del contratto relativo a circa 800 calciatori di A e riguarderà soltanto loro anche se molti continuano a parlare di presa di posizione dei più ricchi per salvaguardare i diritti dei più deboli. Non è così. In discussione c'è anche il futuro del sindacato stesso (si moltiplicano le voci sulla nascita di un'altra sigla che raccoglierebbe l'adesione di molti calciatori) oltre alle posizioni di forza tra Figc e Aic nel dorato mondo del pallone. Alla fine, comunque il risultato più atteso tra i tifosi e dalle persone di buonsenso è arrivato e allora Abete gongola per aver centrato l'obiettivo dopo una estenuante mediazione: «Ci sono condizioni per revocare lo sciopero e firmare il contratto». Campana è soddisfatto: «Prima della revoca dello stop dobbiamo sentire i rappresentanti di ogni singola squadra di serie A. L'accordo sui sei punti c'è, sui fuori rosa c'è una riserva da parte della Lega ma potrà essere discusso nel corso della stagione. Il punto sul trasferimento coatto, invece, è stato messo da parte». Sull'altro fronte Beretta si accontenta: «Giovedì (domani) ci sarà un nuovo incontro tecnico e non escludo che potrebbe esserci già la firma. La cosa principale era comunque arrivare alla revoca dello sciopero. il settimo rimarrà al momento così come è scritto nel precedente contratto, ma con l'impegno da parte di Abete in tempi molto brevi di indicizzare alcuni casi». Come dire niente discriminazioni, niente mobbing ma allenamenti divisi inevitabili.

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