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Giada Oricchio Walter Mazzarri e Delio Rossi sono d'accordo: lunedì sera i riflettori del San Paolo non illumineranno alcuna sfida-spareggio per la Champions.

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Miaspetto una partita spettacolare e ricca di gol» ha detto il tecnico di San Vincenzo. E Rossi gli ha fatto eco. Nel derby delle Due Sicilie, secondo reale definizione, quest'anno si affrontano due realtà del campionato, quelle che giocano il calcio migliore, non a caso sono separate da un punto, 24 a 23 per il Napoli. Reduci dalle fatiche europee (ma solo i partenopei restano ancora in corsa), si somigliano nel modo di proporsi: spumeggianti in avanti, lente e impacciate in difesa. Il gioco offensivo dei rosanero è affidato al tridente: Pastore-Miccoli-Ilicic, quello azzurro a Hamsik-Lavezzi-Cavani, prestigioso ex elogiato in pubblico da Mazzarri. «È' moderno, aiuta i compagni, si sacrifica e dà grande equilibrio tattico». Non è solo duello tra i fuoriclasse argentini Pastore e Lavezzi. L'altro confronto è sulle fasce: Maggio il cliente scomodo di Balzaretti, Dossena quello di Cassani. Da loro dovrebbero arrivare i cross determinanti. I pochi dubbi di formazione del Napoli riguardano i ballottaggi Gargano-Yebda e Santacroce-Grava, con i primi favoriti, da valutare Aronica, appena ristabilito da un infortunio. Nel Palermo mancherà Bacinovic, ma Rossi è certo che «chiunque lo sostituirà non lo farà rimpiangere, a centrocampo uno tra Liverani, Rigoni o Kasami, difesa a tre o quattro. Il Sud passionale si prepara a una partita affascinante e dall'esito incerto.

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