Adesso la vera Roma
Da Palermo a Verona, altro giro ma stessa corsa: la Roma deve sfatare il tabù delle trasferte in campionato. Altrimenti addio sogni di gloria. Ranieri traduce dal latino per spiegare ai suoi che non c'è più tempo da perdere. «Sbagliare è umano perseverare è diabolico», dice il tecnico di San Saba, convinto che oggi pomeriggio al Bentegodi si vedrà un'altra squadra rispetto a quella affondata dai rosanero in Sicilia. «Dobbiamo dimostrare di aver imparato la lezione, se avessimo vinto saremmo andati al terzo posto e avremmo dato un bel segnale al campionato. Ma questa squadra è caduta diverse volte e si è sempre rialzata. Ora abbiamo il Chievo, che gioca come il Palermo. Mi aspetto una grandissima partita anche se si disputerà su un campo bruttissimo». Quello di Trigoria non è messo meglio: ieri la squadra ha smesso di allenarsi dopo neanche un'ora. Per battere gli uomini di Pioli, Ranieri sostituisce l'infortunato Riise (inserito dalla Uefa tra i candidati per la Top 11 dell'anno) con Castellini, si affida al ritorno di Burdisso e Vucinic mentre pensa di sistemare il centrocampo togliendo Pizarro e rimettendo De Rossi (leggermente influenzato) al centro. In difesa la scelta è obbligata, visto che Juan all'ultimo momento ha lasciato Fiumicino e non è partito con la squadra per seri motivi familiari, mentre in attacco, come sempre, ci sarà uno scontento. Gli indiziati sono Menez e Borriello, quest'ultimo reduce dalla settimana più difficile da quando è arrivato a Roma: il gruppo non digerisce i suoi atteggiamenti in campo. «Gliel'ho detto già - spiega Ranieri - e lui stesso lo ha ammesso: dovrebbe farsi vedere di meno, gesticolare di meno. Ha problemi con i compagni? Ne avete più voi con le vostre mogli e fidanzate...». Una battuta che ha capito solo lui. La probabile esclusione di Pizarro non la annuncia. «Non sono d'accordo sul fatto che non può giocare in questa Roma, ovviamente ci sono momenti in cui è meglio uno di un altro, queste poi sono considerazioni che deve fare un allenatore che legge le situazioni per mettere in campo la miglior squadra». Ranieri sta pensando anche al suo futuro, pieno di ombre dopo che la questione contratto si è bloccata. In una intervista concessa alla Espn ha fatto capire le sue preferenze in caso di addio alla Capitale. «Penso a una squadra estera, in particolare inglese». Da lì lo avevano cercato anche la scorsa estate. Ancelotti potrebbe fare il percorso inverso. «Con Carlo - assicura Ranieri - ci lega vera amicizia e stima, non abbiamo né litigato né semplicemente parlato. Ognuno fa il proprio lavoro al meglio e guarda in casa propria». Per adesso.