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Sfatata la maledizione dei 7 anni

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Sfatata,dopo sette anni, la maledizione delle imbattibili grandi del Nord, la Lazio affianca il Milan in vetta, si conferma protagonista. Per un'ora passeggia elegante sui resti dell'Inter, vive un quarto d'ora di panico quando Pandev accorcia, Hernanes si prende orecchie e musica dopo il gol della sicurezza. Solidità, compattezza, ma anche alta qualità. Regala momenti di grande spettacolo il primo tempo della Lazio, compenso perfino modesto l'unico gol. Lo segna con un po' di fortuna Biava, ma le occasioni erano state molte con le incursioni di Zarate, i ricami di Hernanes e Mauri, i movimenti di Floccari. Mai vista l'Inter, l'unica palla-gol offerta da Muslera e sprecata dal fischiatissimo Pandev. Poi i palpiti della ripresa, ma il premio va alla squadra migliore. C'era una volta la domenica della buona gente, quel pomeriggio dedicato al campionato di calcio, la gente accalcata fuori dalla Galleria Colonna con la schedina in mano. Domani la parentesi pomeridiana, dopo gli anticipi e prima degli ultimi fuochi scadenzati in due serate, non vedrà in campo neanche una delle sette squadre che guidano la classifica. Questo non è più neanche spezzatino, è hamburger: dopo avere svuotato gli stadi la programmazione libererà anche le poltrone davanti al televisore, ogni giorno qualche incentivo per il già dilagante disamore. Tra ieri sera e oggi, quattro protagoniste in campo, sabato dedicato a Milan e Roma in ordine di merito. Sembra un turno favorevole alla capolista, anche se il Brescia è già uscito indenne dal Meazza interista. Certo, non attraversa un buon momento, dopo avere perduto la la sua carta più pesante, l'arbitro Russo, pronostico a senso unico. Ben più rognosa la gatta che la Roma, incapace di scrollarsi di dosso la sindrome da trasferta, dovrà tentare di pelare a Verona, su un campo di per sé inguardabile, prima ancora che la pioggia fosse intervenuta a peggiorare la situazione. Può avere sofferto qualche disagio, il Chievo casalingo, ma soltanto contro rivali votati alla difesa, alla Roma non appartiene questo atteggiamento, non potrà violentare le sue prerogative e dunque la situazione tattica non è favorevole. A meno di ritrovare di colpo i valori puntualmente smarriti fuori dall'Olimpico.

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