Lazio cogli l'attimo
Sette anni dall'ultimo successo sui nerazzurri, due e mezzo dall'ultimo gol realizzato contro la squadra di Moratti, per un totale di 391 minuti di digiuno. Queste cifre, relative solo alle sfide di campionato, sembrano preannunciare una partita senza storia. Eppure il confronto tra Lazio e Inter, in programma stasera in un Olimpico che corre verso le 50mila presenze, si presenta incerto come non mai. Non solo per la classifica, che dopo alcuni anni vede i biancocelesti guardare gli avversari dall'alto in basso, e neanche perché i nerazzurri si presentano a Roma con l'ormai abituale bagaglio di infortunati di lungo corso. Ma perché Lazio e Inter sono da tempo abituate a regalarsi partite spettacolari, spesso imprevedibili, a volte seguite da polemiche, comunque mai banali. La lista dei precedenti, almeno negli ultimi anni, parla di due finali di supercoppa italiana vinte dai biancocelesti, del famoso 5 maggio 2002 in cui gli interisti persero uno scudetto che sembrava già cucito sulle maglie, dello straordinario 3-3 del campionato successivo, fino ad arrivare al discusso 0-2 del maggio scorso, quando anche i tifosi della Lazio sostennero i nerazzurri pur di scongiurare lo scudetto romanista. Ed è proprio dall'ultimo confronto che è partito Edy Reja per presentare la partita di stasera: «Certamente non vedrete la Lazio dello scorso campionato - ha detto il tecnico - daremo il 105% per vincere una gara che potrebbe aprirci uno spiraglio importante. Certo, per battere l'Inter c'è bisogno della partita perfetta». Sì, perché i nerazzurri, al di là delle assenze, restano una squadra di livello assoluto: «È inutile star qui a elencare i nomi dei loro giocatori, inoltre stanno recuperando elementi importanti e vengono da due prestazioni positive. La Lazio non batte le grandi? Io col Napoli ci sono spesso riuscito. Speriamo di farlo anche stavolta in modo da iniziare al meglio questa miniserie contro compagni molto blasonate». Con i nerazzurri, che dovrebbero schierare Pandev unica punta sostenuto da Sneijder e Biabiany, Reja ha deciso di abbandonare l'abituale 4-2-3-1 per passare al 4-3-1-2 con Floccari e Zarate in attacco ed Hernanes trequartista. Ma al di là dei numeri, significativa è soprattutto la scelta di Matuzalem, con Ledesma che partirà dalla panchina. L'oriundo nelle ultime settimane è sembrato un po' affaticato e così Reja ha deciso di puntare sul brasiliano affiancato da Brocchi e Mauri. Allarme rosso in difesa con Dias, Lichtsteiner e Radu tutti in diffida. Calcio d'inizio alle 20.45 con Orsato a dirigere le operazioni. Con l'arbitro di Schio un unico precedente all'Olimpico, 0-3 per i nerazzurri. I ragazzi di Reja sperano in una notte diametralmente opposta per dimenticare gli ultimi mezzi passi falsi e rilanciare la corsa nelle zone alte della classifica.