Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Obbligati a vincere

L'abbraccio tra Ledesma e Hernanes

  • a
  • a
  • a

Due partite all'Olimpico in cinque giorni, oggi pomeriggio alle 15 contro il Catania, poi venerdì sera la supersfida con l'Inter: la Lazio si presenta al suo esame da grande con 26 punti, un secondo posto straordinario e tanta voglia di restare in alto. Reja vuole dalla sua creatura una risposta importante per continuare a cullare sogni di gloria: «È una partita fondamentale per il nostro campionato - ha spiegato - fare risultato darebbe ancora maggiore consapevolezza che siamo una squadra importante. È chiaro che poi dopo Inter e Juve, avremo un giudizio definitivo sulle nostre possibilità». Insomma siamo al bivio, a un passaggio fondamentale di questa stagione che finora ha riservato molte gioie e un'amarezza, quel derby perso malamente contro la Roma. Dopo il pari di Parma il tecnico biancocleleste si aspetta una vittoria per continuare a sognare la Champions League: «Siamo una realtà che non rientra nel panorama delle squadre importanti. Evidentemente ci considerano più piccoli rispetto a Inter, Milan, Juve e Roma, e per questo non abbiamo lo stesso spazio sui giornali e la stessa considerazione. Ma questo non ci riguarda e non mi dà fastidio. Per noi è meglio stare nell'ombra. Quando si è parlato troppo di noi, abbiamo subito beccato con Roma e Cesena». Chiusa la parentesi di Coppa Italia, torneranno i titolari con la formula delle ultime due giornate, con Zarate che sarà chiamato a guidare da prima punta il reparto offensivo biancoceleste. Con l'argentino in avanti, sarà ancora una volta Hernanes ad agire da trequartista esterno di destra. Reja spiega il suo pensiero sul brasiliano: «Centralmente porta troppo palla, mentre nella nuova zona partecipa di più all'azione, vede di più la palla. Mi dispiace solo che non sia ancora riuscito ad inquadrare la porta per come lo conosciamo. Ha avuto delle occasioni, ma ancora non riesce a far partire il tiro in modo convinto. Servono anche i gol dei centrocampisti, ultimamente ci sono un po' mancati». Sull'altro fronte Giampaolo presenterà una squadra molto chiusa e pronta ripartire in contropiede. Non ci sarà lo squalificato Maxi Lopez ma giocherà il giapponese Morimoto che ha caratteristiche per poter mettere in difficoltà la difesa laziale. Mascara e Gomez supporteranno l'unica punta ma di certo non sarà facile per i laziali perforare il bunker etneo. Tiepida la prevendita con poco meno di 10.000 biglietti venduti ma si spera in un'impennata finale per arrivare almeno a 25.000 spettatori. Tornerà a tifare la curva Nord dopo che in settimana due gruppi storici «Sodalizio» e «Ultras» hanno cmabiato strategia. Si torna allo stadio anche se la protesta contro la tessera del tifoso rimane. Arbitrerà Gava di Conegliano, lo stesso dello scorso 7 febbraio. Per la cronaca finì 1-0 per il siciliani e quelli che hanno a cuore le sorti della Lazio possono fare gli scongiuri. Anche se i più ottimisti raccontano che quel ko è costato la fine dell'era Ballardini (per fortuna) e che, solo dopo quella debacle Lotito si convinse a richiamare Reja. Quindi sconfitta sì ma molto dolce perché consentì di chiudere uno dei capitoli più negativi della storia recente del club biancoceleste.    

Dai blog