Il Milan rallenta
SimonePieretti Risultato buono, prestazione ottima. Il Milan pareggia a Marassi contro la Sampdoria dando dimostrazione di forza e concretezza: la formazione di Allegri è sempre più squadra. Rispetto al Milan vittorioso in Champions contro l'Auxerre ci sono Bonera e Boateng, che prendono il posto di Zambrotta e Flamini. I rossoneri partono bene, e comprimono la Sampdoria negli ultimi trenta metri. Curci deve fare gli straordinari sulle conclusioni da fuori dei cecchini milanisti. In avvio ci prova di sinistro il brasiliano Robinho, poi è la volta di Boateng, infine Ibrahimovic su punizione: il portiere doriano risponde sempre presente. Al 22' serve un suo miracolo per togliere dall'angolino un destro velenoso di Robinho. Con il passare dei minuti la Samp cresce ma Abbiati resta inoperoso. Al 27' Seedorf ci prova dal limite certificando la buona serata del portiere doriano, poi Gattuso, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, sparacchia alto di sinistro da buona posizione. Ai rossoneri basta un lampo per trovare il vantaggio a due minuti dal riposo: Abate avvia l'azione, Robinho scambia con Ibrahimovic e mette in porta con una semirovesciata che fulmina Curci. Nella ripresa lo spartito cambia: la Samp diventa più intraprendente e trova il pareggio al 14': angolo di Zigler, torre di Gastaldello e guizzo di Pazzini che mette dentro da pochi passi. Il Milan accusa il colpo, la Sampdoria trova coraggio. Al 24' Abbiati toglie dall'incrocio un colpo di testa di Pozzi. La partita, giocata a ritmi sostenuti, è spettacolare grazie anche all'arbitraggio all'inglese di Mazzoleni. I rossoneri tornano sotto nel finale: Robinho ci prova con un destro senza troppa convinzione, poi Seedorf, imbeccato alla perfezione da Ambrosini, calcia debolmente da ottima posizione consentendo l'intervento del portiere. È ancora Robinho a regalare numeri ed emozioni, con un destro che lambisce il palo. La pressione del Milan cresce, la Samp va in apnea ma il fortino regge fino alla fine.