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Matteo De Santis Dall'inferno al paradiso.

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Dallapanchina al rigore che trasforma la rimonta in sorpasso e vittoria. La parabola della Roma rispecchia fedelmente la serata di Totti. «È bellissimo entrare e segnare il gol decisivo». Una notte così può segnare una stagione: «Non possiamo più nasconderci, siamo una squadra che deve stare ai vertici». Forse il film di questo pazzo e vincente Roma-Bayern, con un finale lontano anni luce da quello del famoso «che sarà sarà» dell'85, è un po' la fotocopia della Roma degli ultimi tempi: una partenza con l'handicap e la caparbietà di sapersi rimettere in carreggiata. Ranieri concorda: «Il nostro valore aggiunto siamo noi stessi. Dopo un primo tempo difficile, la squadra non si è arresa. È tornata in campo con una gran voglia di ribaltare l'incontro, il nostro pubblico ci ha dato una grande mano e io ho azzeccato le scelte. Però mi sarebbe piaciuto sapere i giudizi di tutti dopo i primi 45 minuti. La Roma è questa, non ci sta mai a perdere. Totti? Ha capito la mia scelta ed è entrato con lo spirito giusto. Tutti dovrebbero prendere esempio da lui». Anche De Rossi ha visto nella Roma del primo tempo «quella delle prime 7-8 partite». Per fortuna c'è stata la ripresa: «Adesso dobbiamo essere più continui per tutti i 90 minuti». Daniele De Rossi, l'incontentabile: «Sono contento per il gol, che dedico al mio amico Pizarro, non proprio per il resto della mia prestazione. Potevo fare decisamente meglio». Borriello, invece, continua sempre a fare centro: «Non ho ancora rivisto il gol, ma sicuramente è stato uno dei più importanti della mia carriera». Felice e contenta pure Rosella Sensi: «Questa partita resterà nella storia della Roma. Grazie a Totti, a tutti e anche a Ranieri. Nel finale abbiamo dimostrato di poter giocare con le 4 punte».

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