Il Milan si gode il primato pensando all'Auxerre
Perchi non lo avesse ancora capito, è il Milan la squadra da battere. La formazione di Allegri dopo un avvio stentato è riuscita a trovare il passo giusto. La squadra non è brillante, nè entusiasmante. Ma è concreta, pratica, sa soffrire e - all'occorrenza - sa stringere i denti. Lo spettacolo è merce rara, e lasciato esclusivamente a quel mercante di magìe e prodezze che porta il nome di Zlatan Ibrahimovic. Non a caso, negli ultimi otto anni lo svedese ha sempre vinto lo scudetto. Allegri ha rinunciato alle geometrie di Pirlo e alle giocate di Ronaldinho per innalzare una trincea in mezzo al campo: Gattuso, Ambrosini e Flamini sono una garanzia, sia in fase di interdizione, sia nelle incursioni in avanti. Così il bilancio dopo le prime tredici giornate di campionato è fatto: più tre sulla Lazio, più sei sulla Juventus, sette lunghezze sulla Roma e nove sull'Inter che crolla al Bentegodi. Il Milan è una macchina affidabile, che ha grande tenuta di strada e accelerazioni improvvise: con una distanza di sicurezza del genere in classifica il viaggio, ancor lungo, potrebbe essere tuttavia agevole. Ora tocca alla Champions League, con la trasferta in Francia che sembra una sfida decisiva: contro l'Auxerre i rossoneri non potranno permettersi passi falsi. La classifica, in un girone dominato dal Real Madrid è buona: i cinque punti sono una dote da amministrare con sapienza e accortezza. L'Ajax segue minacciosamente a una lunghezza di distanza, i francesi dell'Auxerre hanno solo tre punti e domani sera si giocheranno le residue possibilità di restare in corsa. Per questo Allegri non può permettersi di sbagliare un passo, prima di giocarsi tutto nello spareggio contro l'Ajax dell'ultima giornata.