Il Napoli passeggia sulle ceneri del Bologna
Conun pizzico di Cavani. La vittoria per 4-1 sul Bologna ha il sapore di quelle cose che puoi sognare, ma che difficilmente accadono nella realtà. È il riscatto di una squadra che, dopo la battuta d'arresto con la Lazio, riprende senza esitazioni la cavalcata in Champions, ed è la rivalsa, quasi magica, di due «titolarissimi»: subissati dalle critiche per le prestazioni sottotono, rispondono a suon di gol. Il Napoli vola al terzo solitario posto in classifica, alle spalle Juventus e Roma. Maggio sblocca la partita (3'), Hamsik (36' e 3' del secondo tempo) mette al sicuro il risultato e Cavani dilaga nel finale tornando capocannoniere (9 reti). Ripagata la fiducia di mister Mazzarri che di nuovo ha fatto capire come sia impermeabile agli umori della piazza. L'esterno è sempre il padrone della fascia destra e il centrocampista slovacco è insostituibile nel suo lavoro di cucitura anche se al 60% della forma. Per il suo Bologna, reduce da sette giorni di fuoco per il deferimento seguito agli ingaggi non pagati, Malesani sceglie il 4-3-2-1: Gimenez e Buscè alle spalle di Di Vaio unico terminale offensivo. O meglio inoffensivo grazie al perfetto funzionamento della gabbia azzurra. Nemmeno il tempo di assestarsi che il Napoli va in vantaggio con lo stacco di testa di Maggio su corner. Il «Pocho» mette in difficoltà la traballante difesa rossoblù che dopo la mezz'ora devia un tiro centrale di Hamsik servito dal contropiede Lavezzi-Cavani. Portiere spiazzato e Napoli sul 2-0. Nella ripresa è doppietta di Hamsik, da pochi passi spedisce il pallone nell'angolino basso a sinistra. Il Bologna cerca di resistere e al 23' s.t. Meggiorini di testa segna la rete della bandiera. Ma questo Napoli è affamato, più che acqua (pioggia battente), piovono gol: Cavani al volo mette dentro sul secondo palo ed è poker. Otto mesi fa, l'ultimo successo in notturna del Napoli al San Paolo, è la notte della rivincita macchiata solo dall'infortunio a Cannavaro.