Il censimento degli infortunati con le nazionali
Operazionefamiliare per la Roma, che stavolta deve depennare dall'elenco degli arruolabili De Rossi e Riise, tornati acciaccati dai rispettivi impegni, sempre che si possano definire così amichevoli farsesche. La Lega assiste, ennesima dimostrazione di impotenza di fronte ai soprusi dei dilettanti federali, in Inghilterra il Liverpool riceverà seicentomila euro di risarcimento per lo stop di un mese imposto a Gerrard dal match di Wembley. E quella era una partita di livello, non la sfida tra seconde o terze linee e i romeni, con ignobile contorno assicurato dalla spedizione razzista in Austria. Claudio Ranieri ha rivolto, in conferenza stampa, un apparente appunto a De Rossi, al quale aveva consigliato di declinare l'invito di Prandelli. Penso che in realtà il fine fosse quello di sensibilizzare i responsabili, società in primo piano, nei confronti di una Federcalcio che fa i suoi comodi con i soldi altrui, senza neanche degnarsi di proporre un onesto rimborso. Come si conviene in occasione di appuntamenti di metà settimana realmente importanti, come quelli della Champions League, il sabato vedrà in campo due protagoniste, Roma e Milan in ordine cronologico, mentre ai rottami dell'Inter è destinato il pomeriggio festivo, a Verona. La capolista giocherà, di sera, quella che in tempi recenti sarebbe risultata una sfida a livelli di eccellenza, ospite al Meazza la Fiorentina di Mihajlovic. Che era partita malissimo, anche per i pesanti infortuni patiti, ma è riuscita a lanciarsi in posizione dignitosa grazie a un'anomala classifica, compressa al massimo in testa e in coda. Allegri stavolta potrebbe ripescare, a fianco dell'insostituibile Ibrahimovic, quel Ronaldinho ultimamente relegato in retrovia, magari per non accentuare i malumori di chi comanda, si affida a Gattuso e Ambrosini, Seedorf prezioso punto di riferimento dietro le punte. Qualche ora prima sarà di scena la Roma, reduce dal pari di Torino, di fronte altri bianconeri, meno quotati ma ugualmente meritevoli di rispetto. Anche l'avvio dell'Udinese era stato segnato da congiunzioni astrali nefaste, sconfitte a raffica prima dell'imperiosa risalita a sfiorare l'alta classifica, due soli i punti di ritardo da una Roma a sua volta finalmente ritrovata. Guidolin è bravo nel mestiere di isterilire le risorse migliori dei rivali di turno, ma dispone anche di interpreti di alto tasso qualitativo, da Di Natale a Sanchez, da Inler ad Asamoah. Roma con scelte obbligate in difesa e a centrocampo, un rebus la fase offensiva, Menez ci sarà, poi due fra Totti, Borriello e Vucinic, un occhio all'impegno ravvicinato con il Bayern, forse decisivo agli effetti della promozione in Europa. Ranieri avrà già deciso, come sempre: e come sempre ci farà sapere poco prima del fischio di avvio. Ancora nebbia sul fronte societario, sperando che a diradarla non intervengano soluzioni allarmanti, simili a quella che ha portato il glorioso Bologna, al rischio della sparizione dal panorama calcistico nazionale. Dove li trovano, certi personaggi?