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Stress, infortuni e calendario troppo affollato

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Squadrea pezzi, giocatori stressati, infortuni a valanga, il prezzo a pagare al Dio Denaro in una stagione fitta di impegni e carica di pressioni. Ci sarebbe stata una settimana utile per tirare il fiato, purtroppo è l'ora delle rappresentative nazionali, ulteriori viaggi, sedute di allenamento risibili, amichevoli che lasciano il tempo che trovano. La Federcalcio non poteva perdere l'opportunità, così gli Azzurri giocheranno in Austria, a Klagenfurt dove, visto l'avvilente momento della Nazionale di casa, ci sarà qualche volonario della morte che andrà a gelarsi sugli spalti per godersi questa appassionante vicenda agonistica. Per fortuna della Roma, inizialmente verrà risparmiato De Rossi, che sabato sarà in campo contro l'Udinese. Prandelli ha deciso per la sperimentazione piena, ma non penso ci volesse un'amichevole per verificare il valore di Ranocchia o di esordienti collaudati come Balzaretti e come lo stesso Ledesma, involontario nuovo protagonista della commedia degli oriundi (abbiamo rischiato perfino di vedere in azzurro Amauri). Personalmente non ero entusiasta neanche dell'utilizzo di Camoranesi che sarebbe divenuto campione del mondo. Ma qualche mente illuminata ha affermato solennemente che la Germania fa di peggio, tesi che insulta la cultura, e non soltanto quella sportiva. Doveroso ricordare come i nazionali tedeschi potranno anche avere nomi esotici, ma sono nati, cresciuti ed educati in Germania, gli oriundi di qui hanno in comune con l'Italia soltanto occasionali parentele o magari trisavoli pescati in qualche sperduto centro della Penisola. Senza voler infierire, ricordiamo che i cosiddetti oriundi, ed erano campioni celebrati, furono interpreti dell'unica mancata qualificazione dell'Italia a una fase finale della Coppa del Mondo, Svezia '58, lasciati a casa dall'Irlanda del Nord dei fratelli Blanchflower. Balotelli è italiano al cento per cento, giusto sia in campo, magari mugugnerà quella parte razzista del nostro tifo con precisi orientamenti. Al di là di queste considerazioni, che riguardano il presente, ma anche il futuro, quella di stasera sarà una formazione che Cesare Prandelli non schiererà mai in una partita ufficiale, dunque è un'eresia parlare di collaudo, ferma restando la convinzione che, in ogni caso, sarà difficile pretendere dai bravi ragazzi in azzurro un impegno feroce, il clima sarà quella di un buon allenamento pubblico, anche per i romeni. Qualcuno magari ce la metterà tutta per solennizzare l'esordio: come Diamanti prima esiliato dal calcio italiano e poi proposto a buoni livelli dal Brescia. Ma la nota più suggestiva la regala sicuramente il ritorno di Alberto Aquilani, che nel centrocampo azzurro dovrebbe rappresentare, per il futuro, una pedina inamovibile. Chi avrà la facolta di scegliere, davanti al teleschermo. facile che privilegi la sfida tra Inghilterra e Francia, nella quale almeno il fascino della tradizione è indiscutibile.

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