Adesso il tecnico deve scegliere

Colvento in poppa nonostante il pareggio di Torino. Le polemiche impazzano dopo l'1-1 scaturito all'Olimpico piemontese, ognuno dice la sua e tutti vorrebbero avere il supporto della ragione: esattamente come accadeva quando Roma-Juve era una partita «vera». O sarebbe meglio dire che proprio perché adesso è tornata ad esserla, dissotterrare l'ascia di guerra è stato un attimo: lontani i caffè amichevoli tra Rosella Sensi e Giraudo... pensa te. Anche se resta difficile da comprendere cosa non sia andato giù ai bianconeri visto che il rigore assegnato da Rizzoli per fallo di mano in area di Pepe (che tra l'altro ha ammesso l'errore) era nettissimo: il regolamento parla chiaro se «aumenti il volume del corpo» è fallo. Lo sfogo bianconero avrebbe avuto un senso se il fischietto di Bologna avesse dato qualche minuto prima il penalty per il fallo, evidente, di Chiellini su Mexes: così non è stato, ma a Torino anche ieri hanno continuato a lamentarsi... mah! Intanto Ranieri da Torino, seppur con due punti in meno, è tornato almeno con molte certezze in più. Sicuramente con la consapevolezza di avere per le mani nuovamente una Roma competitiva in grado di lottare per il vertice del campionato. Ma adesso, anche per lui, arriverà il difficile. Già, perché a partire dal prossimo impegno in programma sabato all'Olimpico contro l'Udinese, Ranieri avrà a disposizione tutta la Roma: tranne Taddei. Una squadra praticamente al completo, cosa che non era mai accaduto quest'anno e raramente nella scorsa stagione, la primo in giallorosso del testaccino. Sarà il momento delle scelte, dove Ranieri dovrà mostrare di saper governare uno spogliatoio di gente che sta a posto fisicamente e che vuole giocare. Recupererà in difesa Juan e dovrà decidere se rimandare un Mexes fin qui straordinario in panchina o togliere l'intoccabile Burdisso. Discorso più o meno simile a centrocampo anche se fare a meno di Simplicio per il rientro di Pizarro dovrebbe creare meno imbarazzo al tecnico: senza considerare che il ritorno del cileno toglierà a De Rossi quella libertà alla quale si era ormai abituato con ottimi risultati. Il vero rebus sarà in attacco dove Ranieri avrà tre giocatori per due soli posti: più varie soluzioni sulla fascia che sono però adattabili ai soli Vucinic e Menez (a tratti fantastico). E c'è Adriano che scalpita: proprio per lui Ranieri ha programmato un test contro la Primavera in settimana a Trigoria. Il criterio attuato fin qui è quello della rotazione, ma quando ci sarà da scegliere sul serio i giocatori dovranno dimostrare di essere dei campioni anche d'intelligenza. Il bene comune era e resta la Roma.