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Troppo facile sparare sul pianista

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Danuovo Ferguson a vecchio incapace il passo è stato brevissimo. Quattro giorni per rivedere giudizi sicuramente esagerati molto al ribasso. Ma da qui ad arrivare al pensionamento immediato sembra francamente esagerato. Edy Reja ha portato la Lazio lassù, poi ha perso due gare di seguito e si è ritrovato nell'occhio del ciclone per non aver saputo gestire il primato. Non ha rischiato la sua banda, ha tenuto un atteggiamento troppo conservativo e si è lasciata scappare la grande occasione di restare ancora in vetta. È mancata l'umiltà che aveva consentito ai biancocelesti di volare ma il colpevole non è l'allenatore che ieri ha ammesso di aver forzato troppo il turn-over a Cesena. Un'ammissione che conferma la statura dell'uomo capace di mettersi in discussione dopo scelte sbagliate. Bravo Reja. Da tre giorni, poi, sta preparando la riscossa in gran silenzio. Ha studiato il suo vecchio Napoli che conosce alla perfezione e pretende dai suoi l'immediata risposta ai due cazzotti in bocca presi in questa devastante settimana novembrina. Sarà un mezzogiorno di fuoco per la Lazio con la certezza però di avere al comando un tecnico che potrà pure sbagliare qualche mossa tattica ma di sicuro ha una statura morale che molti colleghi in giacca e cravatta dovrebbero invidiargli.

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