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Professor Lotito

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Claudio Lotito, presidente della Lazio (foto GMT)

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Deluso ma non troppo. Lotito incassa la seconda sconfitta di seguito della Lazio ma è sicuro che già domenica la banda di Reja saprà reagire contro il Napoli nella sfida contro l'amico De Laurentiis. Non ha gradito l'atteggiamento di Zarate al momento del cambio, però non bacchetta il suo giovane talento anche se si aspetta prestazione migliori sul campo e un maggiore rispetto delle scelte dell'allenatore. Oggi smaltirà l'amarezza in una nuova veste, si trasformerà nel «professor Lotito». Una versione che ha già ottenuto consensi qualche settimana fa all'Università di Milano e che replicherà nella Sala del Consiglio della facoltà di Economia della Sapienza. Il presidente biancoceleste è stato invitato per parlare ai giovani universitari dell'avvio e della gestione di un'impresa, del mercato del lavoro, dei rapporti col fisco. Lotito chiuderà una serie di seminari del progetto «Imprenditori del domani»: l'appuntamento è fissato alle 12, l'intervento durerà due ore nelle quali il numero uno della Lazio trasferirà agli studenti i segreti della sua avventura nel club calcistico ma non solo. Del resto spesso ricorda di aver ereditato una Lazio «con 1.070 miliardi delle vecchie lire di debiti». Un risanamento cominciato sei anni fa (il suo ingresso in società è datato 19 luglio 2004) e proseguito per un lungo periodo non senza raccogliere risultati calcistici dignitosi. Il «professor Lotito» già a diciassette anni aveva fatto intravedere ai suoi docenti qualità che poi si sono confermate nel corso della sua vita imprenditoriale. Qui a fianco pubblichiamo la pagella di ammissione alla maturità classica di uno studente modello. Ma quello che spicca di più è il giudizio. «Conferma che i professori di una volta avevano una preparazione più completa», spiega Lotito che legge compiaciuto quelle parole di 35 anni fa sul giovane studente Claudio: «Attivo e rispettoso possiede una intelligenza lucida di carattere prevalentemente analitica. È dotato di grande entusiasmo e di una fortissima volontà di riuscire e affermarsi, ha conseguito risultati brillanti in tutte le discipline». Così recitava la pagella di Lotito che oggi diventa professore per due ore alla Sapienza. Con un solo rammarico quel sette in latino in mezzo a tutti otto. E lui tiene subito a chiarire che le citazioni fatte in questi anni sono tutte corrette: «Certo - spiega - avrei potuto usare anche il greco, andavo meglio, ma in latino avevo una professoressa che metteva voti dal 4 al 6. Io avevo 7». Lotito passa e chiude, oggi la lezione e poi il Napoli e le altre battaglie con la Lega Calcio che lo attendono. Sta lottando con tutte le sue forze per riscrivire il contratto collettivo dei calciatori provando a limitare i privilegi di una categoria che è arrivata addirittura a minacciare lo sciopero. Un'assurdità per i tifosi e per Lotito che spera di vincere quest'altra sfida coi compagni di cordata: «Com'è possibile che un giocatore scarso guadagna di più di un primario del San Giovanni che ogni giorno salva delle vite?», diceva quando ha cominciato a combattere i costi eccessivi del calcio. Come dargli torto.

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